Le immagini dell’ambulanza bruciata (lunedì scorso, in via Peretti a Cagliari, mentre trasportava d’urgenza un paziente all’ospedale Brotzu) con intatta la scritta Asl 8 dovrebbe far riflettere sulle condizioni e la gestione del servizio di emergenza-urgenza 118 da parte dell’Assessorato regionale della Sanità e dal vertice dell’Areus.
L’assessore Arru nella delibera (18 ottobre 2016) con la valutazione del Comitato sanitario regionale per l’emergenza-urgenza aveva stabilito che la criticità del Sistema 118 era “la grave carenza di medici e infermieri specializzati” e che “gran parte dei medici che operano nelle postazioni di soccorso avanzato ha un’età compresa tra i 50 e i 65 anni, parecchi professionisti sono nella stessa posizioni di servizio sin dall’avvio del 118, segno di una limitata dinamicità del sistema con limitata possibilità di rotazione degli incarichi nei differenti servizi di emergenza-urgenza dei Dea ospedalieri”. Trovando la soluzione nello stanziamento di 2,5 milioni di euro (risorse del Por Fse 2014-20) a favore dell’Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari, individuata come “capofila per lo sviluppo e l’attuazione del programma di riqualificazione e certificazione di competenze del sistema emergenza-urgenza”. Sino ad oggi, comunque, nonostante le criticità ed i ‘vecchietti poco preparati’ (che peraltro da 18 anni aspettano di essere integrati e riconosciuti nel Sistema 118) l’assistenza è stata garantita: nel 2017, nei territori di Sassari e Nuoro sono stati realizzati 15.287 interventi, mentre a Cagliari ed Oristano 20.902.
Mentre si aspettano ancora i risultati (o la realizzazione) dell’ambizioso e ben finanziato programma, l’assessore Arru è stato distratto dal suo ‘gioiello’: l’elisoccorso, assegnato con una spesa di 58,5 milioni di euro (al netto di Iva) per otto anni alla società piemontese Airgreen. Sevizio che gli è tanto caro da pubblicare sui social ogni intervento e da utilizzarlo in difesa della delibera chirurgica che, lo scorso 28 dicembre, ha eliminato due ambulanze medicalizzate (mezzi di soccorso avanzato da 24 a 22 mezzi) e tagliato i costi delle ambulanze di base del 10%.
La Regione ha, infatti, comunicato che “sono stati 292 gli interventi di elisoccorso nei primi mesi della sua attività: 147 nel mese di luglio, 145 ad agosto. Per il 76% dei casi, si è trattato di interventi primari (elicottero che soccorre e trasporta il paziente), secondari (trasporto da ospedale a ospedale) per il 24%. Per l’87% degli interventi, gli elicotteri hanno soccorso pazienti in codice rosso. La base maggiormente attiva è stata quella di Olbia (dal 1 agosto h24) per il 51,7% dei casi, Cagliari (h12) per il 40,8%, Alghero (partita dal 15 agosto) con 7,5%”. Se la matematica non è un’opinione, è facile capire che gli interventi quotidiani sono sicuramente meno di un’ambulanza medicalizzata. Inoltre, non è chiaro se per ogni intervento dell’elicottero ci sia stato anche l’utilizzo di un’ambulanza, mentre si può essere certi che in caso di atterraggio, in campi sportivi o piazzole di fortuna, un mezzo sia andato a prelevare il team. Ciò nonostante, nelle stanze dei piani alti di via Roma, nessuna preoccupazione per le condizioni delle ambulanze, per i loro continui stop dovuti a problemi meccanici, elettrici o di carrozzeria o per gli operatori, a volte costretti a spingere per metterle in moto. Se non una gara d’appalto per l’acquisto di mezzi vecchi dismessi da altri sistemi 118. Cosa dirà (o avrà detto) di questa situazione il Comitato sanitario regionale per l’emergenza-urgenza, faro dell’assessore Arru? Cosa ne penserà il vertice dell’Areus, da un anno nel libro paga dei contribuenti?
Nel caso di via Peretti, bisogna ringraziare la prontezza di riflessi dell’autista soccorritore, figura dimenticata in tutte le delibere di questa Giunta regionale, e dei ‘vecchietti’, medico ed infermiere, se si è verificata esclusivamente la distruzione dell’ambulanza (è stato salvato anche il defibrillatore) e non ci sono state vittime. Eppure, da qualche tempo erano state segnalate le condizioni del mezzo e la mancanza dei pezzi di ricambio. Tra qualche settimana, l’Assessore ed i suoi sodali per cinque anni saranno esaminati dai cittadini, con l’augurio che uomini e donne del Sistema 118, volontari e cooperative si ricordino dell’azione, della considerazione e dei tagli a loro riservati dalla Giunta Pigliaru.
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(admaioramedia.it)