Durante alcuni controlli antiriciclaggio, svolti a Cagliari, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria hanno scoperto due movimentazioni illecite di denaro.
Nel primo caso, un professionista aveva omesso di comunicare una movimentazione di denaro contante di 8.950 euro, quindi superiore alla soglia consentita di 3.000 euro, frazionata in un arco inferiore ai sette giorni e senza l’utilizzo di strumenti tracciabili o intermediari autorizzati, violando le disposizioni che disciplinano l’uso del contante. Per il professionista ed il suo cliente, ed altri due soggetti obbligati in solido con quest’ultimo, sono scattate sanzioni amministrative per ciascuno di loro fino a 15.000 euro.
In una seconda circostanza, invece, durante un controllo ad un avvocato, l’attenzione delle Fiamme gialle si è focalizzata su un’operazione commerciale di 400.000 euro realizzata da un suo cliente. Infatti, dall’esame della documentazione sono emerse circostanze che hanno evidenziato condotte mirate a dissimulare un reale negozio giuridico: l’utilizzo di prestanome e condizioni contrattuali antieconomiche, appositamente realizzate per giustificare i flussi finanziari in uscita dal Paese. Il professionista aveva omesso di adempiere agli obblighi di segnalazione di operazioni sospette. Per il professionista ed il suo cliente sono state irrogate sanzioni fino a 3.000 euro ciascuno. (red)
(admaioramedia.it)