Questa mattina, nelle province di Cagliari, Sassari e Alessandria, i carabinieri della Compagnia di Carbonia, coadiuvati dai comandi competenti per territorio, hanno arrestato cinque stranieri, tutti con precedenti penali, componenti di due bande che si occupavano di sfruttamento e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione, detenzione di banconote contraffatte e detenzione e spaccio di droga.
Durante le indagini dell’operazione “Arruga”, iniziata a dicembre 2014, i militari hanno scoperto due organizzazioni che si occupavano di due distinte tratte di extracomunitari clandestini che, giunti in Sardegna, venivano gestiti e sfruttati dai criminali. Oltre alla tratta dalla Nigeria, sulla tratta Annaba – Sulcis veniva favorito l’ingresso illegale di clandestini, che, partiti dall’Algeria sbarcavano sulle coste sulcitane e poi venivano impiegati nell’attività di spaccio di droga nelle piazze di Cagliari, in particolare nel quartiere Marina. Un algerino di 45 anni, arrestato a Cagliari, dove risiedeva, da maggio 2016 alla fine del 2017 ha organizzato e finanziato viaggi dal Nord Africa, acquistando il motore e la barca, pagando ed istruendolo scafista, oltre a tenere i contatti con le famiglie dei migranti.
A maggio 2015, una motovedetta dei carabinieri aveva intercettato un barchino in legno con a bordo 5 nordafricani, nelle acque antistanti Sant’Antioco, ed avevano arrestato lo scafista algerino che li stava trasportando, scoprendo la rete organizzata. Infatti, nei giorni seguenti, i cinque clandestini avevano ricevuto dall’organizzatore suggerimenti per evitare l’immediato rimpatrio: dire di essere minorenni, cancellare il suo numero di cellulare ed una volta sistemati nel Cas, terminate le formalità di identificazione, fuggire. Poi, l’uomo offriva loro rifugio a casa sua e li utilizzava nello spaccio da lui gestito.
L’algerino gestiva il mercato della droga nelle piazze cagliaritane insieme ad un 32enne tunisino, residente e Selargius, anche lui arrestato. Il commercio era principalmente di hashish ed i due, dal 2015, avevano padroneggiato nello spaccio all’interno del quartiere Marina, servendosi di minorenni, tra cui i due figli dell’algerino, e vendendo lo stupefacente anche ad acquirenti minorenni.
Gli ordini dello stupefacente arrivavano per telefono, poi l’algerino incaricava delle consegne, ma l’uomo non voleva assolutamente che i suoi figli facessero uso di droghe, alcool e fumo, essendo un musulmano che seguiva rigidamente le pratiche religiose ed i dettami islamici, oltre ad essere fortemente rispettato e temuto dalla propria comunità. In suo possesso anche 5.000 euro in banconote contraffatte, arrivate dalla Campania al porto di Cagliari, acquistate per 1.000 euro. Nell’ambito dell’operazione Arruga sono stati sequestrati anche 2,582 chili di eroina; 500 grammi di hashish; 54 grammi di marijuana. (red)
(admaioramedia.it)
2 Comments
Anna Taccori
Ecco perché vengono! E li lasciano impuniti!
Giuliano Zaccheroni
E poi subito nei centri di accoglienza per la gioia delle coop… praticamente una filiera.