Ripercorrere gli intrecci di una terra, ricca di tradizione, costume e cultura, che è riuscita a mantenere inalterati nel corso dei secoli l’originalità e la semplicità dei suoi prodotti: è il cuore del progetto “Heart Made, Hand Made – Sardinian Handicraft in the world”, realizzato dall’associazione culturale “Sarditinera Onlus” e finanziato dall’Assessorato regionale del Turismo, con il patrocinio del Comune di Cagliari.
Finalizzata alla promozione ed alla valorizzazione dell’artigianato sardo nel mondo, l’iniziativa contempla vari appuntamenti che si snodano a Cagliari fino a venerdì 7 dicembre: dai laboratori nelle scuole per i bambini ad una tavola rotonda, passando per un concorso fotografico sul tema “Le mani dell’Artigiano” e la partecipazione al Festival “Scirarindi”. Tanti saranno i modi attraverso i quali si cercherà di comprendere la passione, la dedizione ed il sacrificio che si celano dietro la vita dei maestri artigiani e la creazione dei loro preziosi manufatti, fino ad arrivare alla chiusura in programma il 7 dicembre nella sala consiliare del Municipio di via Roma.
“L’artigianato – ha commentato l’assessore comunale alle Attività produttive, Marzia Cilloccu – fa parte del nostro patrimonio, sia materiale che immateriale, del quale ora abbiamo una grande consapevolezza. E dobbiamo cercare di lavorare ed impegnarci sempre di più per valorizzare tutti quegli aspetti legati a temi come questo”.
Dunque, non solo occasione di richiamo turistico per esaltare un vero e proprio patrimonio di esperienze creative, ma anche un modo per sottolineare l’importanza di una sua gelosa conservazione. A tale scopo è dedicata la raccolta delle varie esperienze e testimonianze degli artigiani sardi che si sono realizzati nel mondo, che testimonieranno con orgoglio la loro sardità: sono i maistos, gli ambasciatori dell’artigianato tradizionale ed artistico sardo in termini di identità, tradizione e storia secolare, della quale rappresentano insieme passato e futuro. I maistos, o maestri artigiani sardi, che riscuotono un enorme successo anche tra il pubblico internazionale, racconteranno nei laboratori e nelle aree espositive il loro percorso, senza perdere di vista l’elemento ‘contemporaneità‘, al fine di favorire confronti ed osservazioni su eventuali contaminazioni.
“Pensiamo che – si legge nella descrizione dell’evento – per valorizzare il territorio occorra valorizzare e far conoscere le persone che portano avanti le tradizioni popolari che caratterizzano la storia della Sardegna. Fili e trame uniranno grandi artisti agli artigiani che ancora lavorano con lo scopo di riproporre una produzione artigianale che sia una forma artistica di alto livello. Un perfetto accordo tra cultura e turismo si vuole ispirare alle opere di Maria Lai che faranno da filo conduttore; la lana, che come un vero filo di Arianna, guiderà il visitatore lungo le sezioni tematiche dei laboratori e dell’esposizione. Tutti coloro che parteciperanno ai laboratori ed alla manifestazione avranno modo di avvicinarsi alle esperienze dei sardi nel mondo, e degli stranieri in Sardegna.“
Laura Pisano
(admaioramedia.it)