A conclusione di un’indagine nazionale di contrasto della pedopornografia on line, condotta dalla Polizia postale di Roma, è stata perquisita l’abitazione di un 60enne della provincia di Nuoro.
L’uomo, conosciuto alle forze dell’ordine perché dedito allo scambio di materiale, è stato trovato in possesso di numerosi file di natura pedopornografica, scambiati con circa 30 utenti di Skype. A seguito dell’analisi delle chat intrattenute dall’indagato con l’utilizzo di diversi profili, emergeva, tra agosto 2013 e gennaio 2015, un’intensa corrispondenza finalizzata allo scambio di materiale di varia natura, tra cui anche materiale pedopornografico. L’identità dei partecipanti è stata tracciata grazie ad una laboriosa attività di indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Venezia.
Nell’ambito dell’Operazione Cantareus, la Procura ha quindi disposto la perquisizione, anche informatica, nei confronti di otto persone nelle province di Benevento, Pavia, Bari, Bergamo, Milano, Aosta, Livorno, Pesaro e di Nuoro, dove l’uomo è stato arrestato per detenzione di ingente quantità di materiale pedopornografico. Al termine dell’attività è stato posto sequestrato un cospicuo numero di dispositivi informatici utilizzati per l’archiviazione e la veicolazione dei file immagine e dei video di natura pedopornografica. (red)
(admaioramedia.it)