Grazie ai risultati del progetto di ricerca “Riduzione delle discariche di lavorazione del marmo mediante la valorizzazione del CaCO3”, finanziato dalla Regione, durante un convegno all’Università di Cagliari (“La valorizzazione delle risorse lapidee: un uso economico degli sfridi”), sono stati mostrati alcuni particolari usi degli sfridi, provenienti dal bacino marmifero di Orosei, in processi di produzione ad alto valore aggiunto. I ricercatori hanno presentato anche la situazione generale delle rocce ornamentali e dell’attività mineraria.
“Il settore delle rocce ornamentali comprende tutta una serie di sotto-settori, che studiamo in stretta collaborazioni con istituti scientifici, aziende ed enti – ha detto Nicola Careddu, responsabile del progetto e docente al Dicaar – A breve verrà siglato un accordo di programma tra il nostro dipartimento e la Confindustria Marmomacchine”. Careddu ha anche lamentato l’assenza dei delegati della Regione alla presentazione del progetto.
Sulla ricerca, è intervenuta anche la ricercatrice del Dicaar, Graziella Marras: “Gli sfridi del distretto marmifero di Orosei hanno ottime caratteristiche anche per i prodotti per l’edilizia. Inoltre, abbiamo dimostrato la fattibilità tecnico economica dell’uso dei materiali finissimi nella produzione di pneumatici e vernici. Gli sfridi delle attività di cava e di successiva trasformazione della pietra, sono recuperabili e riusabili. Il materiale può raggiungere buoni valori di mercato ed essere impiegato nella produzione di prodotti ad alto valore aggiunto. Inoltre, si riduce il materiale da portare a discarica, soluzione attuale non compatibile con il concetto di sviluppo sostenibile“. Durante lo sviluppo della ricerca, la collaborazione si è estesa anche alle aziende Marangoni Pneumatici di Frosinone e Edichem di Elmas. (red)
(admaioramedia.it)