“Nessun salvataggio dell’assessore Arru da parte dell’opposizione, siamo consapevoli dei danni che ha arrecato alla sanità sarda “, si è affrettata a precisare Alessandra Zedda, capogruppo consiliare di Forza Italia, riferendosi al fatto che i consiglieri del centrodestra non hanno partecipato al voto, abbandonando l’aula, sull’ordine del giorno di censura presentato dal Partito dei Sardi, tuttora sostenitore della Giunta Pigliaru, contro l’Assessore regionale della Sanità: respinto martedì dall’Assemblea con 25 no, 5 sì e 4 astenuti (Anna Maria Busia, Francesco Agus, Emilio Usula ed il presidente del Consiglio regionale Ganau).
“Tanto che – ha aggiunto – abbiamo presentato una mozione di sfiducia e chiederemo che sia inserita presto nel calendario dei lavori del Consiglio. Peraltro, già a luglio ne presentammo un’altra, votata solo dalla minoranza. La ‘censura’ era un atto troppo debole, presentato da un partito che continua a sostenere l’Esecutivo”.
Nella mozione i consiglieri di opposizione invitano il presidente Pigliaru a prendere “finalmente atto degli errori elementari commessi dall’Assessore regionale della Sanità nell’intera gestione delle problematiche sanitarie ed, in particolare, in occasione della ridefinizione della rete ospedaliera in Sardegna” e quindi “provveda alla revoca dell’incarico assessoriale”.
Riferendosi alla ‘bocciatura’ governativa della riforma della rete ospedaliera, per il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, è stato “inutile presentare il documento al Ministero, poiché la Regione Sardegna non era obbligata, l’assessore Arru ha battuto tutti i record per le critiche ricevute al suo operato, ha fatto tanti disastri”. Il collega di partito, Giorgio Oppi, ha annunciato di avere presentato una richiesta di ‘accesso agli atti’ per la verifica degli accreditamenti sanitari ricevuti dal Mater Olbia: “Siamo stanchi di bugie. La sanità è al tracollo: l’assessore ha scelto le persone peggiori per i posti migliori, ogni suo atto crea problemi ai pazienti che stanno anche rinunciando a farsi curare”. Per Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia, “la ‘censura’ era ‘acqua fresca’, invece l’Assessore deve andare via perché la sanità è un disastro, è riuscito a peggiorare ogni aspetto sanitario e la responsabilità è sua con la complicità del presidente Pigliaru che gli ha consentito di fare tutto ciò. Il PdS, che ha finora votato tutti gli atti della Giunta, a pochi mesi dalle elezioni, si voleva rifare una verginità con una debole censura”. Paolo Dessì del Partito sardo d’Azione ha evidenziato come “gli operatori sanitari ed i cittadini di qualsiasi territorio si lamentano da tempo, senza avere risposte concrete dalla Giunta”.
Per il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni, “mancano medici, infermieri, oss in tutto il sistema e c’è una malasanità da guarire per tutelare i cittadini, inoltre prima della fine della legislatura stanno cercando di occupare tutti gli spazi di potere”. “I costi della sanità, come della continuità territoriale e del trasporto pubblico locale, devono tornare a carico dello Stato”, ha detto Mario Floris, consigliere regionale dell’Uds. Infine, all’attacco di Pigliaru e del Partito dei Sardi, anche Stefano Tunis, consigliere di Forza Italia, che ha ricordato come il Presidente abbia ribadito anche in aula “la sua approvazione per l’operato dell’assessore Arru”, quindi un appello ai consiglieri del PdS: “Possono dimostrare la loro contrarietà alla gestione della sanità, votando a favore della mozione di sfiducia”. (fm)
(admaioramedia.it)
2 Comments
Lello Foto
Speriamo non sia troppo tardi😡
Carlo Congiu
non sarebbe meglio mandare a casa entrambe