Ormai è certo! Dal 1° agosto chiuderà i battenti la struttura complessa di Chirurgia plastica e Centro Ustioni dell’ Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari, ma i pazienti che lì vengono curati (malati oncologici, ustionati, anziani portatori di gravi patologie) non ci stanno e hanno deciso di lottare per salvare il loro reparto.
Hanno costituito un comitato spontaneo volontario, denominato “No alla chiusura della Chirurgia plastica e Centro Ustioni dell’ospedale Brotzu”, cercando inutilmente un dialogo con le Istituzioni, ma ora vogliono esprimere apertamente il proprio dissenso. In primis, censurano l’operato dell’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, che, con la Delibera numero 34/16 del 12 luglio 2017, ha disposto la cancellazione di questa struttura complessa, un centro d’eccellenza della sanità sarda, nonché unica struttura di riferimento nelle specialità della chirurgia plastica ricostruttiva e cura delle ustioni per tutto il sud Sardegna. Soprattutto, richiamano gli evidenti profili d’illegittimità della suddetta Delibera, in palese violazione della riforma della Rete ospedaliera approvata il 25 ottobre 2017 e pubblicata nel Buras, che, classifica l’ospedale Brotzu come Presidio di II° livello e Dea Dipartimento emergenza e accettazione) di II° livello, nonché Hub regionale, secondo gli standard fissati dalla normativa vigente: il Decreto ministeriale numero 70/2015 impone che al suo interno debba esservi la struttura complessa della Chirurgia plastica ed il Centro Ustioni, pena il declassamento dell’Azienda ospedaliera Brotzu.
I pazienti si troveranno presto ad affrontare le conseguenze di tale decisione, che determinerà di fatto l’interruzione delle cure e dell’assistenza. Ma ciò che indigna il Comitato è constatare che la cancellazione della Struttura complessa di Chirurgia plastica e Centro Ustioni dell’ospedale Brotzu, che, nella Delibera numero 34/16, l’assessore Arru definisce in modo fuorviante “trasferimento”, è in realtà funzionale unicamente al trasferimento verso il Policlinico universitario del ruolo di primario/direttore della Struttura complessa di Chirurgia plastica e Centro Ustioni dell’ospedale Brotzu, rimasto vacante per ben otto anni, a causa della mancata indizione del concorso per la relativa nomina. Un trasferimento di primariato attuabile solo ordinando la chiusura della Struttura complessa del Brotzu: così è stato deciso, in pregiudizio dei pazienti.
Monia Piano – Presidente del comitato spontaneo volontario “No chiusura Chirurgia plastica e Centro ustioni del Brotzu”
(admaioramedia.it)