La bandiera della Repubblica italiana è il tricolore: “verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni”, come recita l’articolo 12 della Costituzione.
La sua esposizione è regolamentata con precise indicazioni («Regolamento disciplina dell’uso delle bandiere della Repubblica italiana e dell’Unione europea da parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici») per rispettare il decoro dei palazzi delle Istituzioni: “Esposte in buono stato e correttamente dispiegate; né su di esse, né sull’asta che le reca, si applicano figure scritte o lettere di alcun tipo”; “Ogni ente designa i responsabili alla verifica della esposizione corretta delle bandiere all’esterno e all’interno”; “I rappresentanti del Governo nelle province vigilano sull’adempimento delle norme sulla esposizione delle bandiere”.
Perciò, in tema di decoro e di rispetto dei palazzi istituzionali, sarebbe bene riportare ‘ordine’ a Palazzo Bacaredda, sede del Comune di Cagliari, togliendo la bandiera ‘arcobaleno’ (che sia quella della pace oppure il simbolo del movimento di liberazione omosessuale) dalla facciata del largo Carlo Felice. Stesso procedimento per lo striscione con la scritta sul ‘caso Regeni’.
Le facciate dei palazzi istituzionali sono un simbolo per tutti e per questo non si può utilizzarle come si farebbe a casa propria, sopratutto per fare propaganda politica.
Pierluigi Mannino – Consigliere comunale di Cagliari
(admaioramedia.it)