La Vertenza entrate della Regione con lo Stato è ancora aperta e non si intravede la sua fine: “I parlamentari sardi facciano fronte comune e portino le legittime istanze della Sardegna e dei Comuni all’attenzione del nuovo Governo centrale”, con queste parole Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco, ha rivolto un appello a deputati e senatori eletti in Sardegna.
Dall’ultima relazione della Corte dei conti si evince che, al netto degli accantonamenti sanitari, lo Stato deve alla Sardegna 1 miliardo e 200 milioni di euro, mentre se si aggiungono gli accantonamenti il credito lievita ad 1 miliardo e 800 milioni: “Fondi che a cascata potrebbero riversarsi sulle casse dei Comuni, dando così respiro agli enti locali – ha evidenziato Locci – Considerato che il Governo del duo Pigliaru-Paci non è riuscito a chiudere questo fronte nonostante dall’altra parte ci fossero i governi amici (da Enrico Letta a Matteo Renzi fino a Paolo Gentiloni), è il caso che si sfrutti l’opportunità offerta dal nuovo quadro parlamentare e dal governo Conte. È quindi arrivato il momento che, indipendentemente dai colori politici di appartenenza, i parlamentari sardi si intestino una sacrosanta battaglia unitaria e la affrontino una volta per tutte, approfittando anche della presenza del professor Savona, della Lega e del legame con il fronte del Partito Sardo d’Azione”.
Da Locci anche un pensiero per il presidente Pigliaru, che ha annunciato di voler presentare il “dossier Sardegna” al nuovo governo: “Si tratta di un gesto ascrivibile tra gli atti dovuti: nelle sue mani, infatti, il dossier sardo non è più credibile. Ha avuto quattro anni per chiudere la partita e oggi, benché Pigliaru glissi sulla Vertenza entrate e faccia solo un piccolo cenno sugli accantonamenti sanitari, ci ritroviamo al punto di partenza. Ecco perché spetta alla nuova linea parlamentare farsi garante delle istanze dei sardi”. (red)
(admaioramedia.it)