Nei giorni scorsi, i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu e Gennaro Fuoco, avevano accusato la Giunta Pigliaru per la gestione e la spendita dei fondi europei: “La Sardegna è in grave ritardo e c’è il rischio concreto di perdere una grossa fetta delle risorse assegnate del Fesr. Dei 931 milioni disponibili nel 2017 è stato programmato solo il 38%, mentre la spesa è ferma al 7%, una delle peggiori performance in Europa. Sardegna è tra le Regioni che ha programmato meno. Dovremmo spendere 47 milioni di euro entro il 2018 ma la cifra certificata dall’Autorità di controllo è intorno al 25%”.
Accuse non vere, secondo l’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci, che, però, ha evidenziato come le procedure siano molto complesse ed abbiano richiesto un notevole impegno di tempo: “Stiamo lavorando moltissimo, Autorità di gestione e Assessorati, e siamo convinti che alla prima verifica prevista per dicembre prossimo raggiungeremo i risultati di spesa, esattamente come abbiamo fatto sinora. Ricordo che, quando questa Giunta si è insediata, c’erano forti ritardi nella spesa della programmazione 2007-13, ma ci siamo messi al lavoro per recuperare e ci siamo riusciti, perché alla fine abbiamo certificato il 104% della spesa. Con la stessa rapidità e determinazione stiamo procedendo con la attuale programmazione: i soldi che arrivano dall’Europa sono preziosi e non intendiamo restituire neanche un euro”.
Non si è fatta attendere la risposta dell’ex governatore Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia: “Il motto di questa Giunta è non c’ero e, se c’ero, dormivo. Dopo l’uscita dall’obiettivo 1 la Sardegna ha salvato i finanziamenti europei grazie alla storica vittoria della Giunta di centro-destra a Bruxelles, dove, nonostante la contrarietà del Governo Monti, ottenemmo il riconoscimento delle ‘Regioni intermedie’. La ricostruzione del vice-Pigliaru è la solita bufala mediatica per coprire un vuoto politico ormai evidente a tutti. Non c’è invece uno straccio di risultato intestabile all’attuale Giunta e le loro battaglie per ottenere più fondi sono solo immaginarie”. Nonostante la congiuntura internazionale più favorevole rispetto al passato, non c’è un solo campo nel quale abbiano compiuto azioni concrete e la Sardegna è retrocessa per l’incapacità, la pavidità di questa giunta supponente e inconcludente”. (red)
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