Addio, Arena grandi eventi. O meglio, arrivederci: perché, dopo ben sette anni, tutti gli appuntamenti musicali (alcuni ancora da definire) per la stagione 2018 tornano a ‘casa’, la storica Fiera campionaria di Cagliari.
La svolta è stata annunciata questa mattina durante una conferenza stampa, con la quale il Comune di Cagliari e il Cspi (Centro servizi per le imprese, azienda speciale della Camera di commercio) hanno illustrato l’accordo di collaborazione che prevede l’allestimento di un unico palcoscenico all’interno del compendio di viale Diaz. Un accordo che segue la firma del Protocollo d’intesa dello scorso novembre (stipulato tra Amministrazione comunale, Regione Sardegna, Città metropolitana, Autorità portuale e Camera di commercio), con il quale si prevede la realizzazione di un programma di interventi che garantisca la riqualificazione della struttura fieristica e la sua piena fruizione durante tutto l’anno, rafforzando così il legame tra il complesso fieristico e la città.
“Si tratta solo di un primo passo – sostiene il sindaco Massimo Zedda – la Fiera permette, intanto, di riunire tutti i giovani qui città. Inoltre, si tratta di un’area che, essendo fornita di parcheggi e ben servita dai mezzi pubblici, che verranno potenziati ulteriormente, si presta alla perfezione per ospitare eventi di respiro nazionale ed internazionale, rispondendo al meglio alle esigenze del pubblico”. Dunque, obiettivo fondamentale del Protocollo è quello di avviare una serie di azioni che rilancino il polo fieristico nella sua interezza, per far sì che possa rappresentare in futuro un punto nevralgico della città circa lo svolgimento di attività ed iniziative di calibro nazionale ed internazionale. “In questo modo si ottimizzano le risorse – afferma il presidente, Maurizio De Pascale – e si migliora la programmazione. La Fiera deve vivere 365 giorni all’anno: per questo stiamo predisponendo degli spazi, aperti tutto l’anno, volti ad ospitare l’esposizione dei prodotti della nostra isola, in modo tale da rilanciare anche l’artigianato.”
Un punto importante quello riguardante l’ottimizzazione delle risorse, dato che il denaro risparmiato dal mancato allestimento dello spazio in riva al mare verrà prontamente investito per la promozione di eventi culturali e musicali. “Abbiamo protetto le prenotazioni che erano già state confermate e le abbiamo trasferite alla Fiera – spiega l’assessore comunale alla Cultura, Paolo Frau – garantendo così agli organizzatori condizioni simili a quelle assicurate negli anni precedenti per la concessione dello spazio Arena grandi eventi. Che, è bene precisarlo, non scomparirà ma manterrà la sua vocazione culturale, anche se di minore entità, all’interno di quello che sarà un altro importante intervento di riqualificazione urbana: il Parco degli Anelli”.
Due parole, infine, anche sull’indimenticato Anfiteatro romano, che fanno svanire del tutto il desiderio dei più speranzosi di un ritorno ai numeri e alla magia del passato: “Terminata la fase di smontaggio, inizia ora quella del restauro – afferma Zedda – è stata ripristinata la passerella, che consente di avvicinarsi per ammirare il monumento, ma è bene che prenda piede una nuova concezione al riguardo: luoghi come quello dell’Anfiteatro devono essere usati cautamente e solo per alcuni tipi di spettacoli, come avviene oggi a Roma, al Colosseo, o per giunta alle Terme di Caracalla, utilizzate come quinta per gli spettacoli”.
Laura Pisano
(admaioramedia.it)