Nell’Archivio di Stato di Cagliari si trova traccia del danneggiamento di due cannoni appartenenti alle difese della Città causato nel 1793 dall’azione dell’artiglieria navale francese.
Si trattava di due pezzi di grosso calibro, uno dei quali, da 24 libbre di calibro, era in postazione nel Bastione di Gesus, mentre il secondo, da 32 libbre, era collocato nella batteria situata nella punta della Darsena. I due cannoni, ambedue di ferro, vennero riparati nell’officina dell’armaiolo Vincenzo Nieddu, che si trovava nel rione di Villanova, mentre ad occuparsi del trasporto, per il quale si rese necessario l’impiego di cinque paia di buoi per pezzo, fu il sergente maggiore Bellarosa che faceva parte della Compagnia Franca di Artiglieria.
Per quanto riguarda il cannone da 32, la riparazione comportò l’applicazione mediante viti dell’orecchione sinistro, mentre per quello da 24, che aveva riportato la lesione della volata da parte di una palla nemica, si dovette tagliare l’estremità della bocca da fuoco, provvedendo a rinforzarla con due cerchi di ferro. Seguì il collaudo, effettuato nell’area della Darsena dal capitano Azimonti. Per le riparazioni, la Reale Amministrazione delle Torri sostenne la spesa di 250 lire sarde.
Emilio Belli
(admaioramedia.it)