Al termine dell’incontro tra Cagliari e Udinese di ieri, che ha visto i rossoblu prevalere per 2-1, si sono presentati nella sala stampa della Sardegna Arena il presidente del club sardo Tommaso Giulini e il nuovo ds Marcello Carli, dopo gli interventi dei due allenatori.
Quella appena terminata è stata una settimana particolare per il Cagliari, con lo spettro del rischio retrocessione dopo la sconfitta a Verona che ha innescato alcuni eventi. I sardi, ritrovatisi in quel momento appena due punti sopra la terzultima della classifica, non hanno avuto un ritorno tranquillo dal Veneto con alcuni tifosi che hanno preteso spiegazioni già sull’aereo. Fatti ridimensionati dall’allenatore López nella conferenza stampa di venerdì, ma alcuni giorni prima si era verificato un fatto clamoroso: la conclusione del rapporto di lavoro con il direttore sportivo Giovanni Rossi, sembrato alla maggior parte degli osservatori un allontanamento dovuto a dissapori con il presidente.
Ecco la nomina, il giorno seguente, di Marcello Carli come successore di Rossi. Carli era senza squadra, dopo il brillante periodo di Empoli concluso nel 2017. Il nuovo dirigente non è stato presentato alla stampa in un’occasione dedicata, bensì un po’ a sorpresa nel post Cagliari-Udinese. Queste le parole di Tommaso Giulini: “Avevo già deciso da qualche tempo di ripartire con Carli per la prossima stagione. Ma la brutta sconfitta di Verona ha accelerato i piani: ci siamo sentiti e lui mi ha chiesto di poter iniziare subito, nonostante la situazione delicata. Il rapporto in questi mesi con Giovanni Rossi è stato ottimo: ha dimostrato grande onestà e professionalità. Desideravo dare un segnale all’ambiente, Rossi non ha fatto assolutamente nulla di male: ho solamente effettuato una ‘giocata’ che reputavo opportuna“.
Dal canto suo, il nuovo arrivato ha descritto l’approccio con la nuova realtà: “Ho avuto la possibilità di stare vicino al gruppo di lavoro alcuni giorni, mi sono già fatto un’idea. I giocatori sono straordinari dal punto di vista dell’attaccamento alla maglia: sono i primi ad essere dispiaciuti per la situazione. Grandissima soddisfazione per la vittoria di oggi, ma guai a pensare che il successo sia garanzia automatica di salvezza: dobbiamo puntare assolutamente a un finale di stagione di alto livello. Vivo questo lavoro in modo particolare: mi piace poco stare dietro la scrivania e molto a contatto con la squadra. Cagliari rappresenta per me una piazza scelta d’istinto, sono felicissimo di giocarmi questa chance. Il mercato è l’ultimo dei miei problemi ora. Conta solo ed esclusivamente mantenere la categoria. Credo davvero che qui si possa costruire qualcosa di importante. Sono un sognatore: è un tratto del mio carattere che mi ha sempre contraddistinto. Ciò che ho fatto in passato non conta più nulla, è tempo di affrontare nuove sfide“.
Il presidente Giulini ha inoltre sgombrato il campo dagli interrogativi riguardanti la panchina: “Desidero arrivare in fondo a questo campionato con López. Ce lo siamo detti: succeda quel che succeda… non desidero cambiare l’allenatore da qui alla fine“.
Non c’è tempo per cullarsi sugli allori di una vittoria fondamentale come quella ottenuta ieri, il Cagliari già martedì sarà a Milano per affrontare l’Inter. I rossoblu dovranno rinunciare sicuramente a Barella e Cigarini, che saranno appiedati dal Giudice Sportivo per cumulo di ammonizioni.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)