Nonostante gli sbarchi in Sardegna siano terminati da qualche mese, una Prefettura di Cagliari previdente, proprio dopo l’ultimo arrivo di immigrati, nello scorso mese di giugno, ha bandito una gara per l’aggiudicazione di “affidamenti specifici per la gestione del servizio di accoglienza straordinaria dei migranti richiedenti asilo… già presenti sul territorio o in previsione di ulteriori quote dal Ministero dell’Interno”, facendo esplicito riferimento ad un periodo che arriva fino a settembre 2019.
Le strutture richieste, nel territorio di competenza prefettizio, devono avere non più di 300 posti e sono affidatarie del servizio di accoglienza, caratterizzato “da una pluralità di interventi materiali di base, quali vitto e alloggio e da un insieme di servizi alla persona, quali l’accompagnamento giuridico, sociale, sanitario e psicologico”. La stima prevista nel bando dalla Prefettura è di 3.500 persone, che “tiene conto sia dei migranti attualmente accolti in questa provincia e che saranno ridistribuiti secondo l’ordine della graduatoria degli aggiudicatari, sia del numero di migranti che dovesse essere ulteriormente assegnato”.
Le strutture dovranno essere dotate di “una stanza destinata ai servizi di assistenza legale e sociosanitaria ed una sala comune, ciascuna stanza deve avere una dotazione minima di arredi (letti, comodini, armadi, sedie ecc)”. Per contratto è prevista anche la presenza del riscaldamento. Le strutture superiori ai 100 posti dovranno avere anche un ambulatorio medico e prevedere la sorveglianza sanitaria. Una Prefettura talmente previdente che, considerando le promesse fatte alle Amministrazioni locali che aderiscono alla rete Sprar (Servizio protezione richiedenti asilo e rifugiati), prevede di richiedere “modifiche dell’ubicazione delle strutture in conseguenza delle eventuali adesioni da parte dei comuni”. L’importo giornaliero a base d’asta è sempre di 35 euro (Iva esclusa), per un totale di spesa previsto di 100milioni 965mila euro (compresa un’eventuale proroga prevista di tre mesi).
Dopo un’istruttoria insolitamente lunga (ma forse comoda per le mancate emergenze), nei giorni scorsi, è stata pubblicata la graduatoria definitiva: su 30 domande presentate solo 3 non avevano i requisiti richiesti. Le 27 domande che hanno superato positivamente l’istruttoria per la gestione del servizio di accoglienza sono (in ordine di punteggio): “Tre fontane” di Roma e “Senis hospes” di Senise-Potenza (raggruppamento temporaneo di impresa); “Pueblos unidos” di Assemini; “Kairos”, associazione temporanea di impresa composta da “Starter”, “Arcoiris” ed “Integra” di Quartu Sant’Elena; “Social group” di Quartu Sant’Elena; “Il Sicomoro” di Cagliari; “Isar” ed “Adest” di Santadi (associazione temporanea di impresa); “Diomira” di Carbonia; “Casa Emmaus” di Iglesias; “Caritas San Saturnino” di Cagliari; “Gruppo umana solidarietà” di Macerata; “Novelarus” di Cagliari; “Leoni e Mellino” di Sinnai; “Servizi sociali” di San Piero Patti-Messina e “Family house” di Cagliari (associazione temporanea di impresa); “Gestioni alberghiere aritzesi” di Aritzo; “Bi.Pi.Gra” di Villamassargia; “Silvia” di Cagliari; “Casa di Nazareth” di Villaspeciosa; “Eurowunder”di Vallermosa; “Alle Sorgenti progetto” di Villacidro; “Alkjmilla” di Senorbì; “Amal Sardegna-Marocco” di Cagliari; “Alle Sorgenti” di Villacidro; “Aman” di Cagliari; “Solidarity Sardinia” di Senorbì; “Sa Dimora” di Cagliari; “Atlantia” di Sestu ed “Orsetta” di Ivrea-Torino (associazione temporanea di impresa); “L’Oasi” di Villacidro. (fm)
(admaioramedia.it)
2 Comments
Angela Palmas
Mangia mangia
Gabrio Tullio
E poi non ci sono i soldi per i NOSTRI anziani