Un vero e proprio ultimatum alle Istituzioni per ottenere risultati concreti per l’agricoltura, altrimenti Coldiretti promette una nuova mobilitazione. Un ennesimo ed ultimo tentativo per risolvere le gravi criticità evidenziate dal mondo delle campagne, seguendo le vie del dialogo istituzionale. Le associazioni di categoria avevano già annunciato che, in assenza di risposte da parte della politica, ci sarebbero state nuove e più eclatanti manifestazioni di protesta.
“Preso atto della situazione di stallo in cui versano le urgenti problematiche sottoposte all’attenzione della politica regionale – hanno detto Giovanni Murru ed Emanuele Spanò, presidente e vicedirettore Coldiretti Oristano – La macchina della protesta è pronta e chiameremo a raccolta le aziende agricole e zootecniche per programmare una nuova e più incisiva mobilitazione di protesta. Un corteo con 100 trattori non è bastato a smuovere l’ immobilismo politico e amministrativo della Regione. Sotto accusa, oltre che la politica, un’inefficiente sistema di gestione nei pagamenti dei contributi relativi al Piano di sviluppo rurale, con pratiche bloccate, in alcuni casi da anni, talvolta per incongruenze e anomalie attribuite al funzionamento o alla gestione dei programmi in fase di istruttoria”.
Come caso emblematico viene ricordata l’annualità 2016 della misura 14 per il benessere animale, intervento “bovine da latte”: 112 domande presentate da Coldiretti nelle sedi di Arborea-Terralba per un importo richiesto di 2.596.445 euro; contributo ammesso per 1.684.861 euro, ma erogato solo 1.007.963 (39% del richiesto, ben 51 domande non hanno ricevuto alcun importo in anticipazione (importo richiesto di 1.119.204 euro). La gran parte delle riduzioni degli importi ammessi, rispetto a quanto richiesto sono dovuti a disallineamenti tra quanto rilevabile in anagrafe zootecnica e quanto rilevato dal Sian al momento della elaborazione della istruttoria automatizzata.
“Risorse che se subito disponibili potrebbero dare ossigeno alle aziende agricole in forte sofferenza ed invece, da due anni, sono bloccate da una burocrazia lenta e autoreferenziale – hanno evidenziato Murru e Spanò – Un disservizio che penalizza i produttori e non se ne vede ancora la soluzione con un assordante silenzio delle istituzioni. Colpevolmente, manca un coordinamento da parte della Regione ed una iniziativa tempestiva ed efficiente”. (red)
(admaioramedia.it)