L’immigrazione è una questione urgentissima da affrontare, invece il problema spesso e volentieri è sottovalutato. Oggi in Italia si contano almeno 630mila migranti di cui solo il 5%, ossia 30mila, ha diritto di restare in quanto rifugiati. Gli altri 600mila rappresentano una ‘bomba sociale’ pronta ad esplodere da un momento all’altro, perché tra essi tanti vivono di espedienti e di reati, come lo spaccio di droga, fenomeno crescente anche nella città di Cagliari.
Bisogna far rispettare le regole: se non hai il permesso di soggiorno, e vivi nella nostra città spacciando droga, non puoi restare neanche un minuto in più. I cittadini non sono razzisti, anche perché i nostri nonni e i nostri padri sono andati in giro per il mondo e stanno percependo un preoccupante razzismo al contrario: il differente trattamento riservato all’abusivo locale, che deve sbarcare il lunario e vende il prezzemolo per strada ed all’extracomunitario che continua ad occupare quotidianamente interi marciapiedi senza alcun controllo; coloro che non hanno una casa o ricevono misure sociali insoddisfacenti e vedono il trattamento differente riservato agli immigrati con 35 euro al giorno, più alloggio e altri benefit. Il problema non è l’immigrazione, ma l’immigrazione clandestina, e cioè gli 800mila migranti che gli ultimi Governi hanno fatto sbarcare negli ultimi anni.
Invece, occorrono regole chiare e precise. Il cittadino è seriamente preoccupato e pretende di vivere e lavorare tranquillamente. Quella del flusso dei migranti nel Mediterraneo non è solo un’emergenza umanitaria, ma anche emergenza sociale, sanitaria e di sicurezza. Per esempio, le stime diffuse dall’Istat sulle violenze sessuali parlano chiaro: nei primi mesi del 2017 gli autori degli stupri in Italia siano stati 1.534 italiani e 909 stranieri, numeri pressoché identici all’anno precedente. Bisogna considerare, ovviamente, che gli stranieri regolari in Italia sono appena 5 milioni, oltre ad 1 milione di irregolari: il 40% delle violenze sessuali in Italia sono commesse da immigrati, che rappresentano l’8% della popolazione totale. Ed è un dato di fatto il collegamento tra l’esodo migratorio di giovani maschi e l’aumento delle violenze sessuali e dei furti.
Un disagio che sta alimentando gli episodi di violenza (da condannare) anche da parte di cittadini sardi nei confronti dei migranti che vengono visti come coloro che sottraggono le pochissime risorse a disposizione. In Sardegna ci sono 5.000 migranti ospitati nelle strutture temporanee e 171 nelle strutture Sprar, con una serie di ricadute negative ed i cittadini che vedono tale soluzione come un’imposizione centralistica. Altra emergenza cruciale è quella sanitaria: da un’indagine della Asl di Cagliari risulta che il 30% dei cagliaritani che si sono sottoposti a tampone faringeo sono positivi al virus della meningite C, quindi portatori sani ed il ceppo individuato è un ceppo africano. Negli ospedali circolano di nuovo malattie come la tubercolosi ed altre malattie infettive per le quali da tempo avevamo abbandonato le vaccinazioni in quanto debellate. Poi c’è la prostituzione: casi di malattie come la sifilide e altre a trasmissione sessuale sono aumentate in modo esponenziale negli ultimi anni. Tutto ciò comporterà anche un aumento della spesa pubblica sanitaria.
Purtroppo, il modo in cui si è operato finora ha creato false aspettative ai circa 800.000 disperati, stando ai dati relativi degli ultimi Governi, illudendoli che avrebbero trovato un lavoro, una casa, che non hanno neanche milioni di italiani. Si sta creando una pericolosa guerra tra poveri, perciò è necessario fermare gli sbarchi indiscriminati ed attuare il rimpatrio immediato per qualsiasi crimine commesso in Italia.
Alessandro Sorgia – Consigliere comunale di Cagliari
(admaioramedia.it)
One Comment
Sergio Ponti
L’emergenza sociale non sono gli immigrati ma Forza Nuova, Casa Pound e neonazifascisti vari che vanno in goro a sparare alla gente per le strade. Prendo il poryo d’ armi per difendermi da loro non dagli immigrati!