Oggi quasi ingiudicabile la prestazione di Paolo Valeri in Cagliari-Spal, non perché non sia un arbitro di valore, anzi…, ma è stata la partita in sé a non dare spunti di rilievo per poter valutare la sua prestazione.
Ha gestito l’ordinaria amministrazione, utilizzando in maniera esagerata i cartellini gialli, perché la gara è stata molto corretta. Ancora una volta siamo costretti a giudicare l’uso del Var, in occasione del gol del Cagliari (João Pedro), prima convalidato e poi annullato giustamente, ma questa volta l’arbitro non ha rivisto l’azione nel monitor, glielo hanno suggerito i colleghi direttamente da fuori campo: una novità. Viene da chiedersi come mai, se sono cosi precisi ed efficaci gli arbitri esterni, perché la scorsa domenica non hanno evitato a Tagliavento la pessima figura di andare tre volte davanti al Var e sbagliare tutte e tre le decisioni, oppure a Calvarese in Cagliar-Juve di rivedere la decisione di non concedere il calcio di rigore al Cagliari. Si tratta certamente di uno strumento molto utile, ma toglie la discrezionalità all’operato dell’arbitro, relegandolo ad un ruolo marginale nell’economia della gara.
Quello che si sta verificando è dovuto al fatto che gli arbitri si stanno ribellando e non vogliono diventare delle figure di secondo piano. Non a caso, ad inizio campionato, il Var ha risolto alcuni episodi dubbi (vedi il rigore al Cagliari contro la Juve ed altri), poi alle prime lamentele delle squadre blasonate, insofferenti di fronte alla tecnologia che smascherava finalmente le situazioni dubbie, il sistema è andato in tilt e si è scoperto che, come succede spesso in Italia, siamo insofferenti davanti alla giustizia, in questo caso sportiva.
Paolo Congiu
(admaioramedia.it)
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Marco Meloni
Ciao Paolo; in realtà non si tratta di una novità ma di una precisa applicazione del protocollo VAR; in caso di rilevazione di un fuorigioco che inficia la regolarità di una rete segnata da un giocatore che partecipa palesemente all’azione toccando il pallone, l’arbitro riceve semplicemente una segnalazione audio dal Var (un po’ come ai tempi nostri dovevamo fidarci della bandierina alzata dal guardalinee… non ancora assistente!). L’arbitro, come è capitato a Tagliavento in Crotone – Cagliari, è invitato ad andare al monitor per valutare se i giocatori in posizione di fuori gioco che non toccano il pallone partecipano comunque o no attivamente all’azione. Per il resto condivido appieno tutte le considerazioni a cominciare dai tre errori di Tagliavento, uno dei quali, l’espulsione di Pisacane, assolutamente rimarcato dal Giudice sportivo che per il presunto gioco violento messo a referto invece che le canoniche due giornate di squalifica ne ha comminato solo una e solo perché non poteva farne a meno! Avevo pronosticato che gli Arbitri ci avrebbero messo tutto quest’anno di sperimentazione per capire come funziona la Var, ma grazie alla spinta delle grandi squadre hanno capito tutto molto prima! Rimani sempre il mio collega preferito!