E’ operativa un’unità mobile di supporto per la realizzazione di interventi presso le strutture di accoglienza per immigrati per erogare servizi psico-socio-sanitari pubblici, oltre a quelli già prestati presso le strutture sanitarie. Un’azione, promossa dalla Giunta regionale e realizzata dal Dipartimento di prevenzione di Cagliari dell’Azienda tutela salute (Ats), nell’ambito del progetto finanziato con il Fondo asilo migrazione (Fami) del Ministero dell’Interno.
“E’ un nuovo tassello nel sistema di accoglienza e inclusione dei richiedenti asilo messo a punto dalla Regione – ha annunciato in una nota la Giunta regionale – Presso l’unità mobile sarà attiva un’equipe multidisciplinare che garantirà un servizio anche itinerante, rivolto alle persone vulnerabili ospiti dei centri accoglienza per richiedenti asilo”.
La squadra sarà costituita da personale dell’Ats e da personale esterno specializzato. Il mezzo mobile è messo a disposizione dall’Azienda sanitaria regionale che opererà sulla base dei reali bisogni manifestati dai centri di accoglienza: “I casi individuati – prosegue la nota di viale Trento – verranno tempestivamente approfonditi a cura degli specialisti (psichiatri, ginecologi e pediatri). L’obiettivo del progetto è quello di rafforzare i servizi sanitari istituzionali rivolti ai richiedenti asilo, attraverso la individuazione di un nuovo modello di accoglienza sanitaria per i portatori di esigenze particolari che preveda l’approccio tipico della medicina di prossimità”.
E’ previsto anche uno sviluppo del piano con interventi formativi, a livello regionale, nei prossimi mesi, rivolti a circa 60 operatori sanitari coinvolti nell’attività della medicina delle migrazioni: attenzione sulla tematica relativa alla vulnerabilità post-traumatica e con grave disagio psicosociale. (red)
(admaioramedia.it)
One Comment
Paola Cau
Bello tutto questo,,,una sanità efficiente per i migranti,,, sarebbe anche molto bello che la stessa sanità fosse efficiente anche per i sardi,,,, peccato che non ci siano medicinali per i malati da curare a casa ,che le famiglie si debbano fare carico per comprare il necessario per curare i propri cari ,,,