E’ notizia dei giorni scorsi che Moby-Tirrenia compra due nuovi traghetti per la Sicilia e per Malta. E fin qui nulla di strano, se non che alla Sardegna hanno riservato un trattamento differente rispetto alle altre due destinazioni, riservando invece ‘ferrovecchio’.
Infatti Moby, dopo aver sbolognato alla Tirrenia due traghetti ‘carretta’ di circa 40 anni di vita (“Moby Corse” e “Moby Dada”), ora si accinge ad acquistare i due traghetti di nuovissima generazione che andranno a sostituire appunto i due fuoriusciti “Bonaria” ed “Amsicora”. In un evento svoltosi proprio a Malta, il figlio di Onorato, e consigliere di amministrazione di Moby, con delega alla gestione commerciale, aveva tracciato l’identikit dei mezzi in questione: arriveranno due nuovi ro-ro entro fine 2018 che consentiranno di portare sui mercati di Sicilia e Malta 8.400 metri lineari di capacità aggiuntiva.
Complimenti, alla Sardegna tolgono le navi del 2001 e le sostituiscono con mezzi con 40 anni di età. Il risultato: risparmiano un sacco di soldi sulla pelle dei sardi e comprano due navi nuove per la Sicilia e per Malta. Il tutto con il silenzio assordante del governatore Pigliaru e del sindaco Zedda. Il danno economico per la città di Cagliari in particolare proviene da un calo di introiti per le aziende con sede legale in città: si veda in proposito piloti, ormeggiatori e compagnie portuali. Oltre che un calo di traffico sul porto di Cagliari esiste un serio problema sull’ingresso di introiti per l’intero sistema portuale. A ciò, si aggiunge il cambio repentino di scelta di destinazione da parte dei passeggeri che a causa delle navi obsolete, preferiranno scegliere come meta finale i porti del Nord Sardegna. E dopo la sanità si sposterà anche il turismo dal sud al nord della nostra isola. Fa parte anche questo di un preciso disegno a lungo raggio?
Alessandro Sorgia – Consigliere comunale di Cagliari
(admaioramedia.it)