Avevano creato e gestivano alcune società di comodo, utilizzate come cartiere per l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, in capo alle quali far gravare ingenti debiti tributari. Le società di comodo, intestate ad un prestanome, venivano poi svuotate e fraudolentemente trasferite in paesi extracomunitari, nel tentativo di sottrarle sia ad eventuali accertamenti fiscali che alle procedure fallimentari.
Così facendo era stata distrutta ed occultata gran parte della contabilità delle società coinvolte nel sistema per rendere più difficoltosa la ricostruzione del ciclo d’affari e delle reali operazioni svolte. L’attività fraudolenta ha generato profitti illeciti per circa 7,7 milioni di euro.
Attraverso alcune verifiche fiscali, condotte anche nei confronti di un soggetto fallito, le Fiamme gialle hanno scoperto che due coniugi imprenditori del settore degli autotrasporti a Sassari avevano posto in essere, con la complicità di un funzionario dell’Agenzia delle entrate e riscossione (ex Equitalia), un articolato sistema criminoso finalizzato ad evadere le imposte dirette e l’Iva per sottrarsi al pagamento.
Questa mattina, i finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare, disposte dal Gip del Tribunale di Sassari, Michele Contini, su richiesta del sostituto procuratore Mario Leo, nei confronti del funzionario dell’Agenzia delle entrate, dei due coniugi imprenditori (tutti agli arresti domiciliari) e del prestanome, che ha avuto l’obbligo di dimora. Nel corso dell’esecuzione dei provvedimenti, sono state eseguite, oltre che diverse perquisizioni locali, le ordinanze di sequestro per una cifra equivalente dei beni mobili ed immobili, nonché dei conti correnti dei soggetti indagati e delle società coinvolte, finalizzato alla successiva confisca delle somme che hanno costituito il profitto dei reati. (red)
(admaioramedia.it)