L’incertezza nella politica dei trasporti da parte della Giunta regionale preoccupa gli imprenditori turistici ed in particolare le vicende legate alla Continuità territoriale aerea (la proroga della CT1 scadrà il prossimo 9 giugno) non consentono di programmare serenamente la prossima stagione turistica.
“La Giunta dica cosa sta facendo ‘davvero’ per affrontare la situazione del trasporto aereo – ha chiesto Michele Cossa, consigliere regionale dei Riformatori – Per la CT1 c’è il buio più assoluto su quanto accadrà subito dopo: una situazione senza precedenti, quanto di peggio si può immaginare per la nostra economia, turistica e non. La stagione viene infatti pianificata un anno prima dai tour operator: in Sardegna invece non si sa cosa accadrà fra sei mesi. Per le tratte Roma e Milano, problema molto accentuato dopo la sciagurata decisione della Giunta Pigliaru di annullare la CT2. Un danno spaventoso all’economia sarda. Tutto questo beffardamente si verifica in un momento d’oro per il traffico aereo sugli aeroporti isolani. Non solo non sappiamo sfruttare, se non in minima misura, lo spostamento dei flussi turistici dai Paesi del Nord Africa, ma addirittura la Sardegna si impegna attivamente per deviarli verso altre destinazioni”.
Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, ha chiesto “un piano di emergenza per salvare la stagione turistica. Questa Giunta regionale, dopo aver soppresso la CT2 per le rotte minori, non è riuscita ad avviare la nuova continuità per Roma e Milano. Quest’ultima, varata da noi nel 2013, ha assicurato per esempio alla città di Cagliari circa 2 milioni di passeggeri su 4 milioni complessivi. L’assenza di un minimo di certezze sui voli estivi rischia di cagionare un danno catastrofico all’economia della nostra isola: basti pensare che, in media, ogni visitatore spende 100 euro al giorno per 4 giorni di permanenza. Chiediamo alla Giunta di uscire dai vaghi comunicati stampa sulle presunte ‘interlocuzioni con l’Unione Europea’ e soprattutto, visto che finora non ha mai rispettato i tempi, che si valuti subito un piano di emergenza, affinché le imprese sarde non paghino l’immobilismo, la confusione e l’incapacità decisionale della Giunta di centro-sinistra”. (red)
(admaioramedia.it)