Una lettera al prefetto di Cagliari, Tiziana Giovanna Costantino, per segnalare il problema della prostituzione di strada a Cagliari e chiedere una soluzione definitiva.
Il riferimento è ad alcune strade della città (viale Monastir, via dell’Agricoltura, via Santa Gilla, viale Triestem, via Battisti) dove quotidianamente, sin dalle prime ore del pomeriggio, si possono vedere decine di ragazze che si offrono ai clienti. Non si tratta certamente di un fenomeno nuovo, come testimonia anche un video della Polizia dello scorso dicembre 2016, ma per Salvatore Deidda, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, che ha scritto la lettera, negli ultimi mesi si sarebbe acuito e non si intravede una soluzione, anche per “una normativa lacunosa e infarcita di ideologismi femministi degli anni 60, dannosi nei riguardi delle donne stesse”.
“Donne italiane e, sempre più numerose, donne straniere provenienti dall’Europa orientale e dall’Africa Sub-Sahariana che vendono il proprio corpo nella pubblica via – ha scritto Deidda – creando gravi e intollerabili problemi ai cittadini che risiedono nella zona lambita da questo vergognoso mercato di carne umana, che spesso vede le donne costrette a prostituirsi e pone il drammatico dubbio che si tratti per giunta anche di prostituzione minorile”.
“Chiediamo un Suo autorevole intervento – si conclude la lettera – a tutela dei cittadini residenti e operanti nei quartieri che subiscono questi loschi traffici, schiamazzi e liti continue e anche delle donne costrette a vendersi e che sicuramente aspirerebbero a ben altra vita, se solo avessero l’occasione di liberarsi dalle catene degli sfruttatori”. (red)
(admaioramedia.it)
One Comment
Franco (@Francostars1)
Che male fanno le prostitute maggiorenni e consenzienti ed i loro clienti sulle strade, se non compiono intralcio al traffico e/o atti osceni sotto la vista pubblica? Basta con quest’assurda “Meretriciofobia”!
Voglio sottolineare che gli avvalenti delle meretrici in Italia sono ben undici milioni dei quali nove milioni affezionati alle stradali, che sono le più economiche di tutte. Quindi, cari politici, in considerazione del fatto che nove milioni di votanti non sono pochi e che a fare la differenza sono proprio gli elettori indecisi, OCCHIO AI VOTI, ai tesseramenti ed anche al 2 PER MILLE IRPEF.