“La Regione ha fatto una ricognizione delle opere d’arte che fanno parte del proprio patrimonio, delle quali 291 risultano mancanti. La prospettiva è quella di una futura esposizione e possibile fruizione da parte dei cittadini”. Lo ha detto l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, dopo l’approvazione in Giunta regionale del catalogo fotografico delle opere d’arte, aggiornato a dicembre 2014.
“Il lavoro di verifica effettuato era necessario – ha detto Erriu – per rendere chiaro, trasparente e pienamente fruibile il grande patrimonio artistico in possesso della Regione. Prima d’ora erano state effettuate altre ricognizioni: una risale al 1980, la seconda al 1992 ed un'altra più recente è del 2013. ’amministrazione non sempre ha saputo valorizzare questo grande patrimonio, considerando per esempio i dipinti e le opere come meri elementi d’arredo negli uffici, senza garantirne né un'adeguata tutela né una fruizione pubblica. Tutto ciò che fa parte della ‘cosa pubblica’ merita tutta l’attenzione possibile da parte delle istituzioni”.
“Non sappiamo datare con precisione a quando risalgano gli ammanchi delle opere – ha precisato l’esponente della Giunta Pigliaru – Dopo le segnalazioni della Regione ai Carabinieri, sono iniziate le indagini, in corso da circa due anni e che hanno consentito il ritrovamento di circa 40 pezzi d’arte. Alcuni erano semplicemente relegati in scantinati, altri erano stati prestati al Consiglio regionale. Oltre che doverosa, la ricognizione delle opere è stata fatta anche con l’obiettivo di riconsegnare ai cittadini questo enorme patrimonio che, una volta recuperato, potrà essere esposto in luoghi adatti alla promozione dell’arte, come per esempio l’ex Manifattura tabacchi a Cagliari”.
Tra le 291 opere mancanti ve ne sono diverse di notevole pregio e importanza, a firma di grandi nomi del panorama isolano: Aligi Sassu, Pinuccio Sciola, Maria Lai, Melkiorre Melis, Stanis Dessy, sono alcuni degli autori. (red)
[Web-Dorado_Zoom]
CULTURA, Assessore Erriu: “Vogliamo recuperare opere d’arte e restituirle ai cittadini per poterle esporre”
(admaioramedia.it)