Non solo sanità, ma anche i trasporti restano una ‘spina nel fianco’ dell’Esecutivo Pigliaru. Non passa settimana che non arrivi qualche cattiva notizia, che fornisce lo spunto all’opposizione per attaccare la gestione del settore, prima da parte del superbersagliato assessore Deiana, ora del suo successore Careddu, sopratutto in tema di continuità territoriale.
“Ecco gli effetti della continuità ‘zero’ di Pigliaru e compagni – ha attaccato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia – Nell’ottobre 2014, il centrosinistra ha cancellato in tutti gli scali sardi la continuità aerea per Verona, Torino, Bologna e Napoli (cosiddetta ‘CT2’), tre anni dopo ha smantellato quella per Roma e Milano senza adottare nessuna soluzione alternativa e di fatto lasciando in balia delle compagnie sia il diritto alla mobilità dei sardi sia le aspirazioni turistiche della nostra terra. Non va certo meglio sul fronte del trasporto marittimo, perché mentre prosegue l’indagine dell’Antitrust su Moby e Tirrenia, il Governo e la Giunta regionale dimenticano di chiedere la revisione della Convenzione, che sarebbe dovuta avvenire due anni fa”.
All’attacco anche i dirigenti del movimento “Noi con Salvini” del nord Sardegna: “I monopoli di stato o le finte privatizzazioni stanno uccidendo il mercato della viabilità sarda – hanno detto Dario Giagoni, coordinatore provinciale, e Mario Piga del coordinamento – Mai come in questo momento la nostra terra sta tornando indietro nel tempo circa i trasporti al di fuori dell’Isola. Una diatriba che si ripresenta, tra chi vuole riconquistare il monopolio di stato e le compagnie private che vogliono competere alla pari. Disputa che ci riporta agli anni della crisi della riviera del Corallo, quando la compagnia di bandiera, alla quale si aggiunse Meridiana, fece un diavolo a quattro per opporsi all’ingresso della compagnia low cost Raynair. Fu, invece, una svolta decisiva per l’intero territorio e per i cittadini sardi, regalando una ripresa esplosiva ad Alghero e a tutta l’Isola. Oggi l’incapacità politica del governo regionale e le imposizioni della Comunità europea hanno riportato la situazione dei trasporti nell’Isola indietro di 30 anni. Tutto questo a discapito degli utenti sardi e del turismo isolano unica fonte di reddito rimastaci”.
“Il governatore Pigliaru si faccia sentire a Bruxelles – ha aggiunto Giagoni – per ottenere più autonomia di gestione delle risorse, per favorire le compagnie che offrono maggiori garanzie, sia sul piano economico sia dei servizi. Sarà la libera concorrenza a stabilire chi sarà il prescelto per rilanciare il traffico dei voli, del quale blocco noi Sardi stiamo già soffrendo”.
Difficoltà e pericoli dovuti alla continuità territoriale che rischiano di ripercuotersi anche sul Capoluogo sardo: “Nel 2016 l’aeroporto di Cagliari ha visto transitare 1 milione e mezzo di passeggeri, nel 2017 il dato è in aumento, ma l’immobilismo e l’incapacità della Giunta regionale di centro-sinistra rischia di mandare tutto in malora perché ancora non ha varato la nuova continuità territoriale 1 per Roma e Milano – ha osservato Stefano Schirru, capogruppo di Forza Italia nel Consiglio comunale di Cagliari – Mentre ancora attendiamo di vedere se il decreto di proroga della CT1 sia stato adottato o non, invitiamo il sindaco Zedda ad alzare la voce con una maggioranza regionale che è dello stesso colore politico della sua e che appare incapace di produrre uno straccio di atto concreto. Non vorremmo che, mentre la Giunta comunale si loda e si imbroda su presunti riconoscimenti di Cagliari come ‘smart city’, la triste realtà fosse quella del premio per la città più difficile da raggiungere d’Italia”. (red)
(admaioramedia.it)