Crosta: impaurito. Pronti, via e atterra Immobile provocando il penalty. Gli successe la stessa cosa al debutto in A. Brutta uscita a vuoto al 37° senza conseguenze.
Romagna: riflessivo. Sempre misurato negli interventi, senza farsi prendere dalla frenesia anche se sul 2-0 si addormenta un po’. Ottima personalità.
Andreolli: nascosto. Quando l’azione si sviluppa in maniera pericolosa nella sua area, raramente lo si vede presente al posto giusto.
Pisacane: calante. Si addormenta sul 2-0 lasciando scorrere il pallone che arriva a Immobile, non esente da colpe pure sul terzo gol di Bastos.
Dessena: anonimo. Torna titolare dopo quasi un mese. Non proprio a suo agio contro Lulic, chiude una gara incolore con un discreto cross.
Dal 64° Faragò: reattivo. Tampona, cerca di aiutare la squadra appoggiando con buona verve.
Ionita: presente. Scarica un destro centrale parato da Strakosha, cerca di disimpegnarsi come centrale come può e tenta la conclusione.
Barella: attivo. Smista la palla senza tenerla tanto, combatte con carattere in un’altra partita difficile.
Padoin: positivo. Schierato a sinistra in mediana, si accentra per il tiro. Si propone con costanza anche al cross.
Dal 76° Miangue: n.g.
João Pedro: vivo. Inventa per Sau con un morbido lob, senza esito. Ottima imbeccata per Padoin, va anche al tiro: tra i più positivi della serata.
Sau: sprecato. Mobile quando chiamato in causa, prova il tiro nei primi minuti. Non vede poi palla fino all’uscita dal campo.
Dal 58° Pavoletti: contratto. Il primo pallone lo sbaglia. Va a segno al 68° ma quando si trova in posizione irregolare, si guadagna un giallo ingenuo con un fallo di mano.
Farias: illuso. Gioca largo a sinistra, gli viene annullato il primo gol in campionato per fuorigioco dal Var. Interviene pericolosamente su Bastos e si becca il giallo. Anche stavolta non trova la porta (regolarmente).
López: affannato. Appena arrivato, fa in tempo a concepire una difesa diversa con qualche variazione nello schieramento complessivo di squadra. Da ex difensore sa che dovrà lavorare tanto per migliorare le cose in retroguardia, spingendo per far trovare maggiore consapevolezza ai suoi uomini.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)