Il neo allenatore del Cagliari Diego López è stato presentato dalla società questa sera alla Sardegna Arena. Il tecnico uruguaiano ritorna in rossoblu per la sua seconda avventura in panchina, dopo la lunghissima parabola agonistica con la casacca del club. Ecco le sue dichiarazioni ai media all’apertura di questa nuova esperienza, affiancato dal presidente Giulini in conferenza stampa.
Tommaso Giulini (presidente Cagliari Calcio): “Ho preso la decisione di cambiare dopo aver visto il primo tempo, Diego López è stato contattato domenica sera. Si trovava in Spagna. Abbiamo incontrato altri tecnici tra lunedì sera e nella giornata di martedì. Insieme al ds Rossi siamo stati subito d’accordo: López rappresentava il profilo giusto, al di là del suo passato come calciatore a Cagliari. Due anni meravigliosi, belli, intensi, in cui con Rastelli abbiamo superato anche momenti difficili in cui eravamo soli a crederci. Tanti momenti fantastici, non posso che ringraziare il Mister e il suo staff. Ora mi auguro si apra una parentesi altrettanto lunga con López. Dopo queste ultime quattro sconfitte ho sentito che questa squadra non poteva migliorare ulteriormente, e di riflesso limare gli alti e bassi dell’ultimo biennio. La grande stima per Rastelli uomo e allenatore non cambia. Zola? Uomo troppo intelligente per esternare con me domenica scorsa qualsiasi parere tecnico o legato al tecnico. Abbiamo fatto una scelta in proiezione futura. Le bandiere che ritornano? Gli uomini di valore è naturale ritornino“.
Diego López (Allenatore Cagliari Calcio): “Chiedo scusa per il ritardo, ci tengo. Ma sapete, stasera c’era il primo mio allenamento… una bella responsabilità. Il Cagliari per me non è una squadra qualsiasi, quando sono stato contattato non ci ho pensato due volte. Per me si tratta di una bella possibilità, anche quando ho allenato in un’altra città ho sempre tenuto ai destini del Cagliari. Mi sono fatto una prima idea del gruppo, ma ovviamente le impressioni le tengo per me. Ho avuto la sensazione di avere assistito ad un bell’allenamento, ma questa intensità bisogna mantenerla nel tempo. Compito mio e dello staff. La seduta mi ha lasciato grande voglia di far bene da parte della rosa. Il Cagliari non vive una situazione drammatica, ma bisogna capire che bisogna dare sempre qualcosa in più per vincere gli incontri importanti. Aspettavo la chiamata del club, che materialmente ho ricevuto da Carlo Catte. Non vedo l’ora di mettere a disposizione tutto il mio bagaglio, per fare bene. Come allenatore ho fatto un percorso negli ultimi anni che mi ha fatto crescere, partendo da qua. Le esperienze fanno maturare e ponderare maggiormente le scelte. Da Bologna e Palermo mi porto dietro tutto ciò che ho vissuto. La squadra deve dare l’input per avvicinare i tifosi, trasmettendo dentro il campo grinta e qualità. Ora tocca a noi. Sento addosso una pressione che mi mancava. Ho captato il buon lavoro che in questi anni ha fatto la società anche da lontano. Sono felice di far parte di questa famiglia“.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)