Dal 1 aprile 2017, il servizio 118 regionale è governato da un unico dirigente, il cardiologo Piero Delogu, già direttore della Centrale operativa 118 di Sassari, subentrato al medico Gianfranco Ganau, ora presidente del Consiglio regionale, a lui ‘politicamente’ molto vicino.
Delogu è stato incaricato, con una delibera del direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano, a subentrare “ad interim”, come facente funzione, al collega Giuseppe Iasiello, sommando così sulla sua persona ben quattro incarichi: direttore della Centrale di Cagliari e di Sassari e quello di direttore del Servizio territoriale 118 di Cagliari e di Sassari. Un’originale sistema di accentramento senza delibere regionali. E senza concorso. Intanto, in attesa della ‘validazione politica’ dell’Areus (Azienda regionale per emergenze urgenze), c’è già quella operativa con protocolli che arrivano da Sassari come protocolli regionali, mai approvati dal Comitato regionale per l’emergenza. Nuovi rapporti con personale delle Msa (ambulanze medicalizzate, 24 mezzi in tutta la Sardegna) senza il coinvolgimento dei sindacati, si approvano nuovi orari di servizio, spostamenti del personale, definizione di ruoli, con il volontariato, vengono stipulate estensioni di convenzione e richieste di variazioni ad una convenzione con cooperative, scaduta da giugno.
Il nuovo Direttore si divide tra nord e sud, due giorni a Cagliari ed il resto a Sassari, decidendo come fosse il Direttore generale dell’Areus. Ma se basta un solo direttore, potrebbe bastare una sola Centrale, magari situata ad Oristano? Oppure la presenza a singhiozzo, accompagnata dalla mancanza di un coordinamento regionale e di una vigilanza più stretta da parte dell’Assessorato regionale della Sanità sono le possibili cause di tutti i disagi vissuti in questo periodo? E’ anche probabile che la scarsa vigilanza dai piani alti di via Roma sia figlia dei tiepidi rapporti dell’assessore Arru con Delogu, tanto che vorrebbe sostituirlo con Giorgio Lenzotti, colui che nel 2014 rinunciò alla direzione dell’Azienda Brotzu, o qualcuno di più affine.
Resta preoccupante il silenzio da parte della politica regionale, dell’assessore Arru e della Commissione Sanità del Consiglio regionale. Silenzio voluto o dovuto a poca conoscenza dei fatti e disinteresse nei confronti della qualità del Sistema 118? Insomma, grande attenzione all’elisoccorso, ma poca al servizio su ruote, eppure indispensabile e prezioso.
Doctor House
(admaioramedia.it)