Dagli organi di stampa la popolazione viene a sapere che sono in arrivo sulla nostra Isola 8.000 persone dall’Africa. I sardi trattati non come cittadini, ma come meglio si crede. Oramai sembra che persino i Prefetti, che fino a poco tempo fa gestivano lo smistamento degli arrivi, siano stati esautorati dalle loro competenze. Raggiunto il primo obbiettivo e fatta la sua ‘bella’ figura, facendo finta di bloccare la porta d’ingresso degli immigrati dalla Libia, il ministro Minniti prova a varare leggi fantasiose quanto assurde per farli entrare dalla finestra. Un’impostazione dall’alto, che vedrà, pur non volendolo, i cittadini costretti a difendersi da soli.
Intanto a Sassari si parla dell’arrivo di altri 2.000 immigrati. Pretendiamo di sapere la verità sul numero effettivo degli arrivi, sulla loro etnia e su dove saranno alloggiati. I sassaresi sono stufi di essere baipassati e di subire passivamente tutto ciò. I sassaresi sanno benissimo che il finto buonismo di alcune persone nasconde forti interessi economici che affittando e gestendo strutture ricettive consentiranno a queste ‘anime buone’ di guadagnare diverse centinaia di milioni. Poco importa se 140mila sassaresi esasperati, nonostante le proteste, da qualche tempo sentono mancare la sicurezza e la libertà perfino in casa loro. Non importa se tanti sassaresi in difficoltà si sentono abbandonati dalle Istituzioni. Le Istituzioni ci fanno sapere che tutto questo non è vero, che tutti questi timori sono solamente una percezione errata come alcuni ‘esperti’ vogliono far credere. Non esistono zone della città in cui anche le Forze dell’ordine hanno difficoltà a passare, è tutta una falsa percezione. Non è vero che nelle vie del centro, sempre più spesso, di giorno e di notte, etnie diverse si affrontano in diverbi violenti, disinteressandosi di chi passa intorno, è tutta una falsa percezione.
Chiediamo, com’è nel diritto dei sassaresi, che tutte queste ‘false’ percezioni vengano risolte definitivamente, prima che la gente decida di risolverle da soli. La Sardegna prima di tutto ai Sardi e a tutte quelle persone che vivono e lavorano qua in piena armonia, nel rispetto e nel mantenimento della cultura e della tradizioni di questa meravigliosa terra. Non va bene essere considerati burattini, né visionari, sopratutto quando i ‘burattinai’ non sono stati eletti democraticamente dal popolo. Infine, nella riunione del comitato di Sant’Orsola, il Sindaco e il suo Assessore, si sono preoccupati di far sapere che questi immigrati faranno lavorare psicologi e educatori, mentre nessunosi occupa di un bambino, con diagnosi di autismo, alla ricerca di una scuola in grado di gestire in maniera adeguata la sua patologia. Ed i tanti bambini portatori di handicap, e tutte le famiglie che vivono nella sofferenza perché hanno figli con problemi, e tutte le scuole e gli insegnanti di sostegno non avrebbero diritto di avere a disposizione psicologi e educatori?
Claudia De Lucia – Coordinatrice Noi con Salvini Sassari
(admaioramedia.it)