La Giunta Pigliaru punta sul sistema degli Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) per gestire l’accoglienza degli immigrati, che, dopo il cambio di rotta governativo nei confronti delle navi delle Ong, conosce una fase di relativa tranquillità dopo gli oltre 8.500 arrivi nell’Isola degli ultimi due anni. Quanti siano ancora in Sardegna è un mistero perché stranamente da fine aprile il Dipartimento Immigrazione del Ministero dell’Interno ha fatto sparire dal “Cruscotto statistico giornaliero” (pubblicato in rete) i numeri della ripartizione regione per regione, che quotidianamente vengono comunicati dalle Prefetture. Sparizione avvenuta qualche giorno dopo la riflessione di Arsenico, pubblicata da Ad Maiora Media il 20 aprile, “in tema di immigrazione la matematica sembra un’opinione“: l’ultima tabella coi numeri regionali aggiornati è del 18 aprile. Perciò, al momento la contabilità delle presenze nell’Isola è incerta.
Comunque, prevedendo altri arrivi, l’Esecutivo corre ai ripari: “E’ necessario potenziare il sistema degli Sprar secondo il principio da sempre sostenuto dalla Giunta regionale basato su un sistema di accoglienza dei migranti diffuso nel territorio”. Ha detto l’assessore degli Affari generali, Filippo Spanu, che, insieme ad Angela Quaquero, delegata per le tematiche relative all’accoglienza, ha partecipato alla riunione del Tavolo regionale di coordinamento sui flussi migratori non programmati.
Sono stati ricordati i due protocolli che Regione, Prefetture ed Anci stanno per sottoscrivere: uno consente di potenziare il sistema dell’ospitalità diffusa, grazie a una azione coordinata di tutti i soggetti istituzionali interessati; l’altro favorisce l’avvio di attività di volontariato sociale svolte dai migranti a favore delle comunità in cui vivono. “Dobbiamo passare – ha sottolineato Spanu – da una fase di pura emergenza a una gestione ordinaria dei flussi migratori attraverso attività e iniziative che favoriscano il processo di inclusione”.
Per quanto riguarda gli ‘sbarchi diretti’ (quasi un migliaio nel 2007), che dall’Algeria arrivano nelle coste del Sulcis (nei giorni scorsi abbiamo denunciato la presenza su Facebook di un vero tour operator per algerini, “HaRaGa Dz”, con quasi 65.000 seguaci), Spanu ha riconosciuto che “rappresentano un forte elemento di preoccupazione e un problema da arginare in modo efficace”, dimostrando però fiducia nell’impegno del Governo Gentiloni: “Con la la collaborazione delle autorità del paese nordafricano, secondo un metodo operativo che il ministro Minniti ha assicurato di voler attuare”.
Infine, è stato affrontato il problema dell’accoglienza dei minori non accompagnati, che non sempre trovano posto all’interno di strutture a loro esclusivamente destinate, come previsto dal protocollo dell’accoglienza, e non seguono (ammesso che i centri ne organizzino) l’attività prevista per la loro integrazione, tanto che è facile vederli a passeggio per le strade cittadine o fuori dalle attività commerciali a chiedere l’elemosina. (fm)
(admaioramedia.it)
5 Comments
Paolo Cotelli
Per una Regione e una Nazione con la disoccupazione giovanile altissima queste sono trovate che ammazzano un Popolo.
Mariano Piras
Queste sono trovate Per ammazzare un popolo.
Pietro Pani Pisu
Questo presidente non mi rappresenta…è un nemico della nostra terra!!!
Gianna Zanda
Complimenti, continuate cosi , fregatevene dei giovani Sardi disoccupati
Floris Antonio
non è imiagrazirone…gli invasori li spingono di proposito in italia ed EU,son potatori di gravi malattie contaggiose,crimine ,e follia ,e invasione organizzata e promossa anche dal governi pd e istituzioni corrotti ….