Il progetto di chiudere numerosi sportelli del Banco di Sardegna, sparsi in alcuni piccoli centri dell’Isola, è in pista da mesi ed a breve verrà realizzato col rischio di assestare un colpo mortale alle zone interne, già in forte crisi. Le proteste dei primi cittadini e delle popolazioni, che hanno già visto in altre occasioni l’abbandono di altre strutture che rappresentano lo Stato, come uffici postali, scuole e caserme, non sembrano commuovere i vertici dell’Istituto bancario, oramai lontani dai confini sardi.
Questa mattina, in via Roma a Cagliari, a metà strada tra il Banco di Sardegna ed il Consiglio regionale, è comparso un grande striscione di protesta: “Casse piene, paesi vuoti, Pigliaru & Co. assenti”. Lo hanno realizzato i militanti di Fratelli d’Italia che hanno deciso di realizzare una battaglia al fianco delle popolazioni, portando la protesta al centro di Cagliari, vicino alle stanze del potere regionale.
“Contro la decisione del Banco di Sardegna di chiudere gli uffici in più di una decina di paesi, nel silenzio assoluto della Giunta Pigliaru – si legge in una nota di FdI – La coalizione che governa la Sardegna, in testa il Pd, dimenticandosi, e forse non è una casualità, che la Regione ha anche il compito di controllo del credito, sta trascurando questo suo ruolo e senza intervenire farà scomparire dai paesi sardi una presenaa importante. Serve una banca popolare in ogni paese. La lotta contro lo spopolamento e per le zone interne ci vedrà in prima linea, nelle piazze, ma anche in Parlamento ed in Consiglio regionale”. (red)
(admaioramedia.it)
2 Comments
visitolzai.net
MILLE GRAZIE dal paese di OLZAI!
Simonetta Satta
Speriamo che i rappresentanti di tutti i gruppi politici prendano posizioni chiare a sostegno di questa battaglia.