Nel febbraio 2014, Francesco Pigliaru vinceva le elezioni regionali e pochi mesi dopo, insediatasi la sua nuova Giunta, iniziava il nuovo corso della Sanità Sarda. In effetti, per quasi un anno si è registrato il blocco totale.
Infatti, i direttori generali delle Asl, pur rimanendo in carica fino al dicembre 2014 (furono licenziati a mezzo posta, senza neanche un grazie di… cortesia), di fatto erano stati privati della possibilità di prendere qualsiasi decisione, con il blocco assoluto delle comunicazioni da e per l’Assessorato della Sanità: una vera e propria destituzione. Per quasi due anni, il centrosinistra si è lamentato in ogni sede della pessima gestione e degli sprechi in sanità che sarebbero stati fatti durante la Giunta Cappellacci. In verità, se si andassero a controllare bene i conti della Giunta Soru negli anni precedenti si verificherebbe facilmente che anche quella gestione non fu ‘magnifica’, con aumento delle spese e sprechi, come può succedere data la complessità delle problematiche affrontate da un Assessorato mastodontico come quello alla Sanità.
Questo lamentela è andata avanti fino al 2016, oltre sarebbe stato veramente vergognoso, e, nel frattempo, hanno visto la luce le prime bozze di decreti e deliberazioni sulla base delle grandi intuizioni di alcuni soggetti, arroganti e presuntuosi (pseudointellettuali, noti nell’ambiente come gli ‘illuminati’), che hanno operato esclusivamente chiusi in un ufficio, probabilmente in contatto con qualche ‘guru’ in sede extraregionale, pensando che con quattro slide (spesso incomprensibili), due statistiche, qualche copia/incolla, alcuni nuovi termini (ovviamente chic) ed un tocco finale di esterofilia (continui riferimenti e contatti col mondo ospedaliero degli Usa, diverso anni luce dal nostro), si potesse garantire un’ottima assistenza, senza gli sprechi del passato.
Come la Giunta regionale e la maggioranza del Consiglio regionale abbiano abboccato è un vero mistero. Per loro sfortuna gli operatori sanitari e soprattutto i cittadini sono molto più attenti che in passato. Infatti, la sfiducia ed il malcontento sono evidenti e, tra non molto, più di un consigliere regionale dovrà fare i conti col malumore in relazione ad una possibile conferma del mandato politico. Le parole chiave di questa ‘farsa’ sono Ats (Asl regionale unica), Areus (Azienda per l’emergenza urgenza in Sardegna), accorpamenti ospedalieri, sprechi e risparmi.
Doctor House (1^puntata… segue)
(admaioramedia.it)