Mentre controllo i prezzi delle tratte aeree da e per la Sardegna, relative all’estate incipiente, mi imbatto nella novità mondiale dei trasporti, si chiama Hyperloop e raccontano ci cambierà la visione del futuro.
A vederlo nelle ricostruzioni 3D, appare come un grosso tubo pressurizzato a tenuta stagna, con sedili posizionati tipo carlinga d’aereo. Nessun posto lato windows, però, e nessuno nell’uscita di sicurezza, per intenderci quelli nei quali poter allungare le gambe, ma se servirà a collegare la Sardegna col resto del mondo allora sarà la svolta!
Di certo è un progetto a valenza mondiale, è stato presentato ad Amsterdam per la parte riguardante l’Europa e subito ha attirato l’attenzione dei lungimiranti politici del vecchio Continente. Sopra tutti, l’assessore ai trasporti della Regione Sardegna, noto per la sua opera indefessa per la risoluzione dei decennali problemi del settore, strenuo difensore della continuità territoriale aerea e marittima, il padre del Pendolino sardo che non pendola, nonché l’ospite accogliente del futuro G7 dei trasporti a Cagliari.
Per un’attimo mi fermo a sognare… poter raggiungere in poco meno di un’ora i nostri figli partiti alla ricerca di lavoro nelle città d’Europa, sperare di poterli vedere tornare più spesso grazie a quel tubo pressurizzato, sarebbe magnifico, avveniristico, fantastico. L’unico problema è un ossimoro. Il fatto cioè che ci siano due concetti con un significato divergente, il primo è sviluppo nei trasporti, l’altro il nome dell’Assessore.
Biancamaria Balata
(admaioramedia.it)