“Abbiamo predisposto un rapporto sulla sanità sarda con i dati disponibili prima del 2014 e formulato proposte sulla base del quadro normativo tracciato dal Decreto ministeriale 70 all’interno del quale ci sono comunque spazi significativi per la Regione”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, durante l’audizione con la commissione consiliare Sanità, sul tema delle linee-guida degli atti aziendali per l’Ats (Azienda per la tutela della salute), il Brotzu e le Aziende ospedaliero universitarie di Cagliari e Sassari.
“Il nostro lavoro ha l’obiettivo principale di mettere a punto uno schema coerente per la riforma della sanità sarda – ha aggiunto Arru – E’ stato particolarmente difficile in una realtà complessa come la nostra dove non c’erano dati disponibili anteriori al 2014 sui Lea (livelli essenziali di assistenza), sul rispetto degli indicatori scientifici e delle procedure amministrative. Abbiamo quindi deciso di ridurre il numero delle aziende perché ci è sembrata la scelta migliore per definire un nuovo quadro di regole a garanzia della qualità e dell’appropriatezza di servizi e prestazioni”.
Con l’approvazione delle linee guida si è computo un passaggio fondamentale per consentire alle aziende di operare: “Una necessità per far partire concretamente la riforma, senza per questo voler limitare le prerogative sia della commissione che del Consiglio regionale”.
Domani, davanti alla Commissione, sarà il turno del direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano. (red)
(admaioramedia.it)