Da mesi, Ministero, Prefettura e Regione implorano i Comuni di partecipare ai progetti Sprar per favorire l’accoglienza diffusa degli immigrati, ma finora pochi sindaci si sono messi a disposizione. In Sardegna sono soltanto 202 gli ‘ospiti’ dei progetti comunali del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati: ultima regione in Italia, tranne le Province autonome di Trento (142) e di Bolzano a quota zero, come la Valle d’Aosta. Chi finora ha pesantemente usufruito dei soldi pubblici per ospitare immigrati sono le Amministrazioni comunali di Sicilia (4.358 posti), Lazio (4.016), Calabria (2.564) e Puglia (2.450).
Nei giorni scorsi, l’Amministrazione comunale nuorese ha annunciato la sua adesione al progetto Sprar, puntando a sollecitare le famiglie ad accogliere nelle proprie case, non solo fornendo assistenza quotidiana ma ponendo le condizioni per una vera integrazione, scolastica e lavorativa. Il bando è pronto e le famiglie disponibili riceveranno una quota mensile, come una qualsiasi struttura privata che gestisce l’accoglienza. Insomma, anche per il sindaco Soddu, l’immigrazione è “una risorsa, non un’emergenza”.
Contro l’iniziativa dell‘Amministrazione comunale si è schierata Fratelli d’Italia: “La vera emergenza sono i disoccupati nuoresi – si legge in una nota – I proclami buonisti non hanno senso se prima non si danno risposte ai nostri giovani, ai tanti disoccupati o a chi è costretto a vivere grazie alle pensioni dei genitori. L’accoglienza costa e a Nuoro sembra che non ci siano soldi per fare niente”.
“Non siamo d’accordo – prosegue FdI – con l’idea di combattere lo spopolamento con la sostituzione identitaria delle nostre genti. Così si favorisce l’integrazione? Si possono privilegiare gli altri a danno dei nuoresi? Un cittadino in difficoltà può contare su psicologi, avvocati e servizi totalmente gratuiti messi a disposizione dal Comune? Le risorse vanno stanziate prima per i nostri cittadini in difficoltà e poi per le emergenze. Emergenze che puntualmente Stato e Regione scaricano sui territori”. (red)
(admaioramedia.it)