La stagione di prosa della Cedac non si poteva che concludere con una coppia di attrici di assoluto spessore: Monica Guerritore e Francesca Reggiani, due donne e interpreti diverse, ma con una lunga esperienza in campo cinematografico, televisivo e ovviamente teatrale.
Protagoniste della commedia “Mariti e mogli”, tratta dall’omonimo film di Woody Allen, ospitata dal 26 al 30 aprile al Teatro Massimo di Cagliari. L’idea della trasposizione dal cinema al teatro è venuta alla Reggiani che l’ha suggerita alla collega Guerritore. Dalle parole ai fatti e l’attrice romana ha cosi riadattato la pellicola di Allen e ne ha curato anche la regia. La traduzione dalla sceneggiatura originale è invece di Giorgio Mariuzzo. La versione teatrale della Guerritore è fedele al testo ma si discosta nell’ambientazione dal film. Storie, dinamiche matrimoniali, amori, liti, pianti, tradimenti, oggetti e musica si intrecciano in una sala da ballo dove i personaggi sono costretti a rifugiarsi, in una notte tempestosa.
“E come nei Sei personaggi di Pirandello – racconta Monica Guerritore – la trame e le sofferenze create dall’Autore, diventano l’unica verità del personaggio costretto a vivere e a far prevalere la sua storia con quell’intensità che solo la precisione di una trama già scritta può dare”. Gli altri interpreti della commedia sono Pietro Buontempo, Antonio Zavatteri (nel ruolo dei mariti) Alice Spisa, Enzo Curcurù, Lucilla Mininno e Angelo Zampieri. Venerdi 28 aprile, al Cinema Odissea (viale Trieste) a Cagliari, a partire dalle 17.30, i protagonisti dello spettacolo, raccontano “Mariti e mogli” con ingresso libero.
Andrea Porcu
(admaioramedia.it)