Tra il 2012 ed il 2015 la produzione di energia elettrica in Sardegna si è ridotta del 13% e nel 2015 la produzione ha superato il consumo del 31%. Questi dati sono emersi oggi a Sardara durante il XVII° Congresso della Flaei Cisl, il sindacato degli operatori elettrici aderenti alla Cisl, in cui è stata scattata una fotografia del settore.
“Il nuovo Piano Energetico Ambientale Regionale (PEARS) presentato lo scorso anno dalla Regione, rappresenta l’orientamento politico per il futuro del settore energetico sardo”, ha spiegato il segretario generale regionale della categoria, Mario Marras, spiegando che il Pears contiene le politiche che orienteranno l’evoluzione del campo energetico: dai limiti di emissione di CO2 più stringenti rispetto a quelli nazionali allo sviluppo di distretti territoriali energeticamente autonomi, fino all’introduzione del metano nel sistema sardo. “I lavoratori della Flaei Cisl – ha detto – vogliono rendersi protagonisti del confronto con la Regione per orientare e adeguare la pianificazione alle esigenze della Sardegna e dei lavoratori sardi”.
Illustrando l’andamento della produzione di energia elettrica in base alle diverse fonti (termica e rinnovabile) e dei consumi per gli anni dal 2012 al 2015 (ultimo anno con dati certificati di Terna), il numero uno degli Elettrici della Cisl ha evidenziato che la produzione di energia elettrica in Sardegna si è ridotta del 13%, la produzione termoelettrica nello stesso periodo è diminuita del 18%, mentre la produzione da rinnovabili è cresciuta del 6%. Nel 2015, inoltre, in Sardegna la produzione ha superato il consumo per il 31%.
Significativi anche i dati sulla occupazione, che registrano una flessione dai circa 1900 occupati di fine 2012 ai circa 1750 a fine 2016. Un calo dell’8%, ma anche un grande ringiovanimento della categoria: gli accordi sindacali in Enel e Terna – ha evidenziato Marras – hanno portato, insieme alle tante uscite, anche le più numerose assunzioni degli ultimi anni nella nostra Regione. Nel quadriennio 2013 -2016 in Sardegna le assunzioni sono state più di 250: oltre il 14% dei lavoratori del settore sono stati assunti negli ultimi 4 anni: “Un ricambio importante, forse irripetibile con queste entità, ma che dovrebbe continuare nei prossimi anni per effetto degli ulteriori accordi da cui discenderanno ulteriori assunzioni”.
L’auspicio della Flaei Cisl è comunque la riapertura delle grandi aziende energivore. “La riapertura delle grandi fabbriche – ha concluso Marras – significherebbe molto anche per noi, per il nostro settore: da Alcoa a Eurallumina, dalle imprese del territorio di Sassari/Porto Torres al centro Sardegna, solo con una ripresa dei consumi elettrici industriali e domestici possiamo pensare ad una inversione di tendenza per il nostro settore, soprattutto per la produzione di energia, per consolidare la nostra occupazione ed il nostro lavoro”. (red)
(admaioramedia.it)