Il centrocampista moldavo del Cagliari Artur Ionita ha incontrato media e tifosi allo Store nel Largo Carlo Felice, descrivendo con soddisfazione il momento felice culminato con la doppietta di domenica scorsa a Palermo.
Riscatto. “Mi sento bene, il mio rendimento è in crescendo. L’esultanza un po’ rabbiosa per i miei due gol al Barbera è stata figlia di un percorso che mi sarei aspettato più semplice qui a Cagliari: la frattura ha complicato la mia stagione. Il momento più difficile della convalescenza dal grave infortunio è stato attorno al 3° mese: il lavoro in palestra e sul campo è stato doloroso, in quei momenti ha contato moltissimo la forza mentale. Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicini. La spinta della vittoria a Palermo è stata notevole, ha lasciato addosso a me e ai compagni buone sensazioni. Da qui alla fine dobbiamo affrontare ogni partita come una finale“.
Carattere. “Il ruolo di trequartista ricoperto nelle ultime gare sicuramente mi ha costretto ad un cambio di mentalità, ma mi trovo perfettamente a mio agio in quella posizione: quando poi la partita comincia, c’è spazio solo per la concentrazione. Io uno dei leader della squadra? No, non ancora perlomeno. Ma so che posso aiutare il gruppo, in cui ho la fortuna di trovarmi come in una famiglia. La partita di domenica prossima contro il Torino non sarà facile, affronteremo un avversario duro con grande qualità nei singoli. Avremo anche la possibilità di indossare la maglia celebrativa dello scudetto 1970 che ci darà più carica e maggiori responsabilità: dovremo onorarla al meglio. I miei idoli? Frank Lampard e Zinedine Zidane“.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)