Nel Sud Est dell’Isola, l’attività turistica è importante, pari alla metà della ex provincia di Cagliari, oltre un decimo dell’intera Sardegna, limitata però ad un breve periodo, con molte strutture turistiche che però lavorano solo per un periodo limitato, cioè in quattro mesi estivi con buoni risultati, a volte addirittura eccezionali solo in luglio e agosto.
A Villasimius vi è stato un sensibile decremento di quasi 50.000 presenze (-8,4%, 539.000 contro 588.000), tutte di italiani (-18,7%) nel settore alberghiero, mentre gli stranieri sono aumentati del 3,5%. Italiani e stranieri sono aumentati negli esercizi extralberghieri dove però l’attività complessiva è modesta (10%). Il decremento dovrebbe esser attribuibile alle vicende di un grosso complesso alberghiero che ha aperto con considerevole ritardo per problemi legati alla proprietà e alla gestione. I posti negli alberghi sono 6.589, è la località della provincia con il maggior numero di esercizi e capacità alberghiera, ma il periodo di attività è concentrato tra aprile e ottobre, nullo negli altri mesi. Lo IU annuale è 20,1 ma è basso anche in agosto 69,3 e luglio 55,2. La concentrazione è fortissima: l’87% tra giugno e settembre con pochissimi stranieri in maggio e ottobre. Gli italiani sono il 53% del totale e per quasi due terzi arrivano in luglio e agosto, gli stranieri sono più distribuiti: in aprile, maggio, settembre e ottobre sono molti di più degli italiani, quest’anno sono aumentati bene anche in agosto. Il soggiorno medio è 6,1, in agosto arriva a 7,9; per gli stranieri la media annua è 6,4, in agosto arriva a 8,7. Gli esercizi extralberghieri hanno in tutto 1.300 posti letto, 959 in campeggi e 50 in b&b: le presenze sono meno di 54.000, in maggior parte di italiani (36.000), per circa il 60% tra luglio e agosto; gli stranieri vengono da maggio a ottobre e sono in aumento così come gli italiani. C’è un bellissimo campo di golf, però piccolo e isolato, con un ridotto potere di attrazione, frequentato da chi viene già qui per il mare.
Muravera è la località con il maggior movimento, si registrano oltre 700.000 presenze (+9,8%, 638.000 nel 2015). Per la maggior parte sono italiani, quasi il 70% (+ 11,7%, 488.500 contro 437.000), gli stranieri sono circa 212.000 (+5,6% sul 2015: 200.000). Per il 52% (360.000 contro 328.000: + 9,8%) vanno negli alberghi dove per l’87% sono italiani (314.000, + 11,8% sul 2015: 281.000), gli stranieri sono circa il 13% (46.000 in leggera diminuzione sui 47.000 del 2015: -2,1%). Le presenze sono molto concentrate da giugno a settembre, con pochissime in maggio e ottobre. I posti letto sono 3.523 e lo IU annuale è 26,9 ed è elevatissimo in luglio 149,2 e agosto 151,3. Era già successo in passato, salvo errori dovrebbe significare che quasi in ogni camera è stato aggiunto un posto letto. Pure il soggiorno medio annuo 8,0 è alto e raggiunge 9,3 in agosto, 8,5 in luglio, per gli italiani in agosto arriva a 9,5 ed è altissimo pure in luglio e settembre. Gli esercizi extralberghieri hanno in tutto 5.258 posti letto di cui ben 4.558 in campeggi, nei b&b solo 44. Qui si rivolge il 48% della clientela, 51% italiani (174.000, +11,7%, sul 2015: 158.000), 49% stranieri (166.000, +8%, sul 2015: 153,000). Com’è naturale, trattandosi per lo più di esercizi a plein air, l’attività è preminentemente nel mesi estivi: poche presenze in aprile, poi aumentano in maggio, giugno, si raggiungono cifre considerevoli in luglio e agosto, buon lavoro anche in settembre, ma ve ne sono pure in ottobre (16.000 quasi tutte di stranieri).
Altro centro di rilievo è Castiadas, diventato importante località turistica. Anche qui l’attività è esclusivamente estiva, vi sono 2.454 posti letto di cui 2.236 in alberghi, aperti e funzionanti da maggio ai primi di ottobre. Le presenze alberghiere sono aumentate del 7,8% rispetto all’anno precedente (255.000 contro 239.000). Per il 73% sono italiani, presenti soprattutto in luglio e agosto, gli stranieri sono ben presenti in giugno, luglio e settembre, aumentati del 8,2% in tutti i mesi escluso agosto. Lo IU annuale è 31,2, agosto 105,3, luglio 102,8: anche qui forse per l’aggiunta di un letto nei periodi di maggior affluenza. Il soggiorno medio annuo è 8,1, arriva in agosto fino a 9,9 con gli italiani che arrivano a 10,2. Tra gli esercizi extralberghieri l’attività è molto inferiore, poco più del 10%, con 30.000 presenze su 218 posti letto disponibili. L’aumento rispetto al 2015 è considerevole, 33,6%, più italiani (+60,3%) che sono il 54% della clientela. Il soggiorno medio è inferiore rispetto agli alberghi, 7,1.
La zona fa parte della nuova Provincia del Sud, però vi è poco in comune con gli altri territori, sarà difficile fare una politica di sviluppo unitaria. Le possibilità non sono molte: oltre allo splendido ambiente, litorale e mare, ed inoltre montagne e boschi, non vi sono tante attrattive e può sfruttare poco, anche per le strade e le distanze, la città di Cagliari e altre zone con maggiori dotazioni. Si potrebbe lavorare di più in giugno e settembre, non negli altri periodi. Occorre proporre altro e non bastano eventi, feste, sagre, di uno o comunque pochi giorni; dev’essere qualcosa fruibile sempre, tutto l’anno. Come la realizzazione di 4 o 5 campi di golf, di buon livello, non lussuosi, che possano attrarre numerosi turisti-golfisti, da affiancare a quello esistente. Tale prospettiva può interessare anche altre località da Villaputzu a San Vito, Villasalto ed il Gerrei, che attualmente sono poco attrezzate per l’ospitalità. La nuova legge urbanistica regionale dovrebbe favorire impianti sportivi da utilizzare per migliorare l’offerta turistica senza favorire la speculazione immobiliare.
Gianfranco Leccis
(admaioramedia.it)