I lavoratori dell’Aias rivendicano da tempo il loro diritto allo stipendio, avendo otto mensilità arretrate, compresa la tredicesima, schiacciati da un rimpallo di responsabilità tra i dirigenti dell’ente e la Regione. Dopo l’avvio di uno sciopero dalla fame da parte di alcuni lavoratori, anche la politica prende posizione.
“Sostegno e solidarietà – ha detto Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia e vicepresidente del Consiglio regionale – ai lavoratori impegnati in una difficile e sfiancante battaglia e vicinanza agli assistiti e ai loro famigliari, al centro, loro malgrado, di una triste vicenda che rischia di compromettere la qualità del servizio sanitario erogato dall’Aias in convenzione con la Regione. È inaccettabile che i lavoratori debbano ricorrere allo sciopero della fame per ottenere quanto gli spetta di diritto. E’ auspicabile una presa di posizione della Regione, ferma e decisa, affinché si faccia chiarezza una volta per tutte e vengano garantiti i pagamenti agli operatori, assicurando, nel contempo, il livello di assistenza sanitaria adeguata. Ci aspettiamo che la Regione agisca con i fatti: non è più tempo di comunicati stampa e prese di posizione più o meno rassicuranti”.
Al fianco dei lavoratori si è schierato anche il consigliere regionale dei Riformatori, Michele Cossa: “La situazione è sempre più preoccupante: è incredibile che la Regione non trovi una soluzione a questa situazione paradossale. Comunque là si pensi non è tollerabile che centinaia di lavoratori in Sardegna non percepiscano lo stipendio per il lavoro fatto. La Regione non può stare a guardare. Si tratta di una situazione che deve essere governata e non abbandonata a se stessa. Nell’interesse sia degli assistiti che dei lavoratori. E invece la Giunta continua a tacere”. (red)
(admaioramedia.it)