"Ci fa piacere che la Giunta Pigliaru corregga il tiro e prenda atto che i poligoni sardi sono una risorsa per l’Isola”. Lo ha detto Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, commentando la volontà della Regione di puntare sullo sviluppo del Distretto aerospaziale della Sardegna nel Poligono interforze Salto di Quirra (Pisq).
“E’ il più esteso poligono nazionale, unico nel suo genere, con capacità di effettuare programmi di sperimentazione e a queste capacità si sono aggiunte, da diversi anni, quelle del più moderno poligono di guerra elettronica esistente in Europa – ha aggiunto Truzzu – Abbiamo sempre sostenuto che per il Pisq le possibilità di sviluppo dell’attività siano molteplici e possano essere attuate con un rispetto estremo per l'ambiente e per le popolazioni che risiedono in prossimità dell’area”.
Sono in ballo circa 40 miliardi di euro per i prossimi 10 anni per il programma di sperimentazione dei voli aerei senza pilota, i cui test iniziali sono avvenuti, proprio, tra Perdasdefogu e Capo San Lorenzo, che coinvolge i ministeri di Trasporti e Difesa, Enac, Enav e le principali industrie aerospaziali nazionali.
“Perciò, per le potenzialità del poligono, l’importante ricaduta occupazionale per il territorio e la mancanza di alternative di sviluppo nel breve periodo – ha detto l’esponente di FdI – chiedo a Pigliaru che si abbandoni la retorica antimilitarista e si promuova, invece, l’immediata ripresa delle attività sperimentali e addestrative del Poligono interforze Salto di Quirra, la realizzazione un adeguato programma di valutazione e successiva bonifica ambientale delle aree eventualmente compromesse, la creazione di un centro di sopravvivenza e aerosoccorso e l’istituzione di una Scuola di Alta formazione per la Protezione civile. Ma, soprattutto, non si trascuri l’importante impatto occupazionale della struttura, in cui lavorano 615 militari, 73 civili, e 270 dipendenti delle ditte esterne, che coinvolge 35 paesi sardi e non può essere rimpiazzato nel breve e medio termine con nessun altro tipo di attività alternativa. Potenziando il Distretto aerospaziale, inoltre, si svilupperà la ricerca e aumenteranno le opportunità occupazionali di alto livello per tanti sardi."
“Piuttosto – ha concluso Truzzu – si pensi alla possibilità che le somme percepite dai Comuni a titolo di indennizzo delle aree interessate dal poligono siano poste fuori dal patto di stabilità e che vengano erogate con cadenza annuale al fine di garantirne l’effettiva fruibilità da parte delle amministrazioni locali”. (red)
(admaioramedia.it)