La mobilitazione per salvaguardare la sanità nel Sulcis Iglesiente, al centro dei tagli predisposti dalla Giunta Pigliaru, non conosce tregua. Per quanto riguarda l’assistenza ai pazienti affetti da sclerosi multipla il problema è la riduzione del budget assegnato alle strutture riabilitative.
“Una decurtazione che rischia di avere ripercussioni negative sull’universo di soggetti svantaggiati – ha commentato il capogruppo regionale dell’Udc, Gianluigi Rubiu – Solo l’ultimo elemento del disfacimento dei servizi sanitari essenziali all’interno dell’Azienda sanitaria del Sulcis Iglesiente. Non bastano le soppressioni di reparti e la cancellazione di importanti prestazioni socio assistenziali, con la riduzione delle risorse alle residenze sanitarie per la riabilitazione si mette in forse un servizio di vitale importanza. Un’ancora di salvezza per l’autonomia di migliaia di disabili del territorio”. Infine, Rubiu invita l’assessore regionale Arru ed il direttore generale dell’Azienda tutela della salute, Fulvio Moirano, a rivedere la decisione, che rischia di causare “una chiusura generalizzata dei poli di eccellenza sparsi sul territorio”.
Anche per Ignazio Locci, vicepresidente del Consiglio regionale e consigliere di Forza Italia, la sanità del Sulcis-Iglesiente va a rotoli: “La declamata riforma del sistema sanitario sardo promossa dalla Giunta ha prodotto solo sfaceli e disservizi per i cittadini, costantemente alle prese con un sistema malato che non riesce a garantire nemmeno i servizi essenziali. E se nell’intera isola la situazione è drammatica, nella provincia del Sulcis va addirittura peggio”.
Rimarcando la carenza di medici nelle strutture sanitarie della ex Asl 7, Locci ha evidenziato come “il reparto di Radiologia dell’ospedale Sirai di Carbonia è praticamente fermo, un problema che ultimamente si sta ripercuotendo in particolare sugli esami di Senologia. Riuscire ad accaparrarsi la prenotazione di una risonanza magnetica, considerate le liste d’attesa sconfinate, equivale a un terno al lotto. Se poi si aggiungono anche i ritardi dovuti alla carenza dei medici, il risultato sarà che sempre più utenti del Sulcis-Iglesiente si rivolgeranno alla sanità del Capoluogo sardo. Peraltro, la risonanza del Sirai è più avanzata di quella del Brotzu: ciò significa che se ci fossero i medici per refertare, il nostro macchinario potrebbe rivelarsi utile anche all’interno Sud Sardegna”. Ed anche l’esponente azzurro rivolge un appello al manager Moirano ed al presidente Pigliaru perché intervengano urgentemente. (red)
(admaioramedia.it)