Come già nel 2009, in occasione del terremoto in Abruzzo, il prossimo 9 aprile arriveranno a Cascia un migliaio di pecore donate dai pastori sardi agli allevatori colpiti dal terremoto. Un altro episodio concreto di solidarietà, messo in atto attraverso l’antico strumento di mutuo soccorso della società tradizionale sarda: “Sa Paradura” (la riparazione), quando uno di loro perdeva il gregge, i pastori del circondario offrivano una pecora a testa, in modo da ricomporlo. Così è stato otto anni fa, quando decine e decine di allevatori abruzzesi usufruirono del gesto solidale di centinaia di pastori sardi, e così sarà quest’anno con gli allevatori umbri.
Anche questa volta l’iniziativa è partita a un’idea dai componenti del gruppo musicale nuorese Istentales, che si sono avvalsi della collaborazione di Emilio Garau, responsabile nazionale del settore emergenza dell’associazione “Prociv Italia”, che è stato capo missione a Cascia, ed hanno coinvolto la Coldiretti.
“Abbiamo accolto con entusiasmo questa iniziativa che viene incontro a tante piccole esigenze del nostro territorio – ha commentato il sindaco della cittadina umbra, Gino Emili – Abbiamo ringraziato Garau non solo per il lavoro svolto come Protezione civile, ma anche per aver avuto questa idea. Cascia ha già un legame con il popolo sardo, perché ogni anno riceve tanti pellegrini che vengono a Santa Rita. Questa iniziativa coinvolge tutto il territorio e cercheremo di farne un elemento importante anche per uno scambio futuro in altri settori, che possano consolidare questa bella forma di amicizia”. (fm)
(admaioramedia.it)