“La visione miope e intrisa di retorica antimilitarista del presidente Pigliaru e del centrosinistra sardo ha costretto i tedeschi ad abbandonare la base di Decimomannu: un danno per il territorio tutto e in particolare per i 65 dipendenti civili, impiegati nella struttura, che ora rischiano di rimanere senza lavoro”. Lo ha denunciato Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, raccogliendo l’appello dei sindacati dei lavoratori che chiedono di essere ricollocati nell’Amministrazione regionale, come già avvenuto in casi simili. Ma il mancato rifinanziamento della Legge nazionale 98 del 1971, che prevedeva la ricollocazione nella Pubblica amministrazione o negli Enti locali del personale ex dipendente da organismi militari, attualmente non lo rende fattibile.
“In passato la legge ha evitato di lasciare senza occupazione i lavoratori civili di altre basi militari, come La Maddalena, Aviano e Camp Darby – ha ricordato Truzzu – Non costituirebbe un aggravio di spesa per la Regione, perciò spero che il presidente Pigliaru abbia la dignità di sollecitare con forza il rifinanziamento della legge e inserisca anche la causa dei lavoratori civili tra le tante vertenze aperte con Roma”.
Fratelli d’Italia si mobiliterà anche in Parlamento, dove presenterà, col sostegno del deputato Edmondo Cirielli, una mozione in Commissione Difesa per risolvere la vertenza dei lavoratori civili della base di Decimomannu: “Finora, il rifinanziamento della norma ha incontrato notevoli difficoltà legislative nelle Commissioni parlamentari – ha spiegato Bruno Murgia, deputato FdI – Mi attiverò perché questi organi riassegnino quanto prima i fondi utili a garantire ai dipendenti civili di Decimo quel salvacondotto, già garantito ai loro colleghi in passato, e ora negato dalla frettolosa e irresponsabile politica antimilitarista e intrisa di becera ideologia del centrosinistra”. (red)
(admaioramedia.it)
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Onofrio Di Graci
E la bonifica quando inizia?