Il celebre quotidiano britannico The Guardian ha introdotto nel 2016 il proprio premio di “Calciatore dell’anno“, con l’obiettivo di portare alla ribalta i protagonisti di particolari storie: esempi sportivi più forti delle avversità e all’insegna di un calcio pulito. Il difensore del Cagliari Fabio Pisacane è stato insignito quale vincitore inaugurale, per essere riuscito a giocare in Serie A a 30 anni dopo aver sconfitto un brutto male in giovane età ed aver rifiutato denaro per truccare una partita. Pisacane è stato intervistato dalla prestigiosa testata di Manchester.
La malattia. “Quando avevo 14 anni venni colpito dalla sindrome di Guillain-Barré, una patologia che si verifica quando il sistema immunitario attacca il sistema nervoso periferico, causando debolezza muscolare e paralisi. Prima che venissero coinvolte le mie facoltà respiratorie, fui intubato: passai 3 mesi e mezzo in ospedale a Savona, inclusi 20 giorni di coma. In quei momenti il calcio divenne la cosa più lontana dai miei pensieri, ma fortunatamente andò tutto per il meglio con il sostegno della mia famiglia ed una lunga riabilitazione. Dico sempre che la malattia, visto che non mi ha ucciso, è arrivata per darmi qualcosa di bello”.
Il grande rifiuto. “Mentre militavo in terza serie con il Lumezzane, il Direttore Sportivo del Ravenna Buffone mi chiamò. Ci eravamo conosciuti proprio durante la mia militanza in giallorosso. Mi chiese di aiutarlo a truccare il risultato di una partita in cambio di 50mila euro, quasi il mio guadagno di un anno. Gli risposi: ‘Non faccio queste cose’. Chiusi la telefonata e lo riferii subito al mio club. Oggi mi rendo conto che rivelare quella telefonata non mi ha aiutato a farmi vivere molto bene”. Per aver effettuato tale denuncia, Pisacane conobbe la notorietà e fu premiato con l’invito ad una sessione d’allenamento della Nazionale maggiore.
La rincorsa. Dopo essere passato alla Ternana e poi all’Avellino, si è unito al Cagliari nella scorsa stagione partecipando alla promozione in Serie A. Il debutto, tanto rincorso e sperato, è infine arrivato nel match interno contro l’Atalanta il 18 settembre. Una giornata che non si era messa bene per Pisacane, per aver provocato un rigore: poi il penalty sbagliato da Paloschi ha fatto tirare al giocatore un sospiro di sollievo grazie anche al 3-0 finale. Nel dopo gara si lasciò andare alle lacrime per un traguardo finalmente raggiunto dopo tante difficoltà.
Complimenti Fabio!
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)