Le proposte formulate nel Consiglio comunale di Cagliari talvolta si somigliano e differiscono solamente per il nome dei firmatari e per i tempi di discussione in Aula. Stupisce, però, una caratteristica di questa Amministrazione: la maggioranza del sindaco Zedda è abile nel presentare all’attenzione del Consiglio proposte precedentemente depositate dai colleghi dell’opposizione, che vengono messe all’ordine del giorno dei lavori addirittura nella stessa seduta.
Una pratica spudorata che ha fatto innervosire gli esponenti della minoranza di Palazzo Baccaredda, stanca di vedere uno spirito quantomeno poco collaborativo da parte dei consiglieri della coalizione che sostiene il Primo cittadino. Lo sfogo (“Certo, tutto merito del Pd. Maestri nel trovare ispirazione nelle proposte dell’opposizione e prendersene il merito”), affidato a Facebook, è di Pierluigi Mannino, che si è riferito alla proposta di estensione del servizio Ctm all’intera area metropolitana presentata lo scorso 24 novembre dall’opposizione (primo firmatario Piergiorgio Massidda e sottoscritta dagli altri consiglieri dell’opposizione). Poi, una simile è stata presentata all’Ufficio di presidenza consiliare il 16 dicembre, firmata dei consiglieri del centrosinistra Davide Carta, Fabrizio Marcello e Fabrizio Rodin.
A rincarare la dose anche la paternità dell’iniziativa che il quotidiano “L’Unione Sarda” ha attribuito alla sola maggioranza, senza considerare l’analoga proposta presentata dal centrodestra, sebbene il fine fosse pressoché lo stesso, come è facile verificare con la lettura dei documenti. Uno smacco per l’opposizione, che più volte ha contribuito ad approvare all’unanimità molti provvedimenti prodotti dal centrosinistra, quando ritenuti utili per i cittadini, come ha rilevato anche il presidente del Consiglio, Fabio Portoghese, durante le sue valutazioni sull’attività di questo primo spicchio del secondo mandato dell’Amministrazione Zedda.
Una pratica della maggioranza, talmente fastidiosa, che nell’ultima seduta del 2016 del Consiglio comunale, Massidda, durante la discussione della mozione “Via il gradino”, proposta dalla Benedetta Iannelli ed approvata all’unanimità, aveva ironicamente raccontato come fosse stata grande la tentazione di presentare una mozione-fotocopia (“Come spesso fa la maggioranza”) sulla rimozione delle barriere architettoniche, ma “sarebbe stato poco rispettoso per il lavoro altrui”. Non tutti, finora, hanno dimostrazione bon ton istituzionale e nella prima seduta del nuovo anno, durante la discussione del doppio provvedimento sul Ctm, si attendono inevitabili scintille.
Tigellio
(admaioramedia.it)