Dopo la trasferta di Coppa avara di soddisfazioni, il Cagliari resterà lontano dal Sant’Elia anche per il prossimo impegno di campionato. Lo attende il Pescara guidato da Massimo Oddo, tra i principali avversari dei sardi nell’ultima B e terza neopromossa oltre al Crotone. Il sodalizio abruzzese sta attraversando un periodo nero che lo vede reduce da 7 sconfitte consecutive, l’ultima delle quali mercoledì in Coppa Italia con l’Atalanta. Il Pescara non vince da agosto, con il 2-0 sul Frosinone proprio in Tim Cup e la vittoria a tavolino sul Sassuolo. Il suo bilancio finora in Serie A parla di un successo, 4 pareggi e ben 9 stop.
Nato nel 1936 come Società Sportiva Pescara, è l’unico club abruzzese approdato nel massimo campionato italiano. 5 anni dopo la fondazione arriva la Serie B. Ma per fare l’ultimo salto in alto, Pescara deve attendere il 1977 sotto la guida di Giancarlo Cadè e grazie alle giocate dell’italo-venezuelano Bruno Nobili, destinato nei decenni seguenti ad essere chiamato più volte in panchina. I biancazzurri retrocedono ma risalgono subito con Angelillo, per retrocedere ancora e finire addirittura in C1 nel 1982. Nel 1986 arriva un tecnico che farà la storia a Pescara: Giovanni Galeone. Ripescata in B dalla terza serie per il fallimento del Palermo, la squadra si trova a fare un campionato di vertice e riconquista la massima categoria contro ogni pronostico. Entra in società un altro personaggio di spicco, l’industriale dei gelati Pietro Scibilia. In quegli anni vestono la casacca abruzzese lo slavo Sliskovic ed i brasiliani Júnior, Tita ed Edmar. Dopo un biennio in A la nuova discesa: Galeone viene richiamato all’Adriatico e riporta i pescaresi al piano di sopra nel 1992. Dopo quella stagione (che vede a Pescara il futuro iridato Dunga), si apre un ventennio avaro di soddisfazioni tra C e B, che vede il fallimento della società a fine 2008 e la rifondazione come Delfino Pescara 1936. Fa la comparsa tra i quadri dirigenziali l’attuale Presidente (dal 2011) Daniele Sebastiani. Zdenek Zeman riporta i biancazzurri in Serie A dopo 19 anni nel 2012, valorizzando tre ragazzi destinati ad un grande futuro: Lorenzo Insigne, Ciro Immobile ed il giovanissimo Marco Verratti. Ancora un’immediata retrocessione. Nella scorsa stagione arriva sulla panchina pescarese l’enfant du pays Massimo Oddo, che porta la squadra al quarto posto e quindi ai playoff. Eliminando Novara e Trapani, ecco il Pescara affiancarsi a Cagliari e Crotone tra le promosse in A. Ammirato per il gioco gradevole espresso dai suoi ragazzi, Oddo ha indubbiamente beneficiato dell’esplosione di Gianluca Lapadula, capocannoniere della scorsa cadetteria. Ma la punta passata al Milan non è stata adeguatamente sostituita per affrontare questo campionato: il grande problema del Pescara è proprio trovare la via della rete. Se la situazione non sarà corretta, il timore di un veloce ritorno in B si farà sempre più concreto.
Punti di forza. Il Pescara dispone di diversi giocatori tecnicamente validi come Benali, Verre, Caprari e Memushaj, che possono far male alle difese avversarie. Gli esterni difensivi Zampano e Biraghi sono stati chiamati da Ventura nell’ultimo stage azzurro.
Punti deboli. I navigati Pepe ed Aquilani non sono ancora riusciti a dare compiutamente il loro apporto, come sperato. La batteria offensiva composta da Manaj, Bahebeck, Pettinari e Caprari sembra troppo poco attrezzata per contribuire alla salvezza.
La rosa. PORTIERI: 1) Vincenzo Fiorillo (26 anni); 12) Gabriele Aldegani (40 anni); 22) Mirko Pigliacelli (23 anni); 31) Albano Bizzarri (39 anni, Argentina). DIFENSORI: 2) Alessandro Crescenzi (25 anni); 3) Cristiano Biraghi (24 anni); 11) Francesco Zampano (23 anni); 13) Dario Zuparic (24 anni, Croazia); 14) Hugo Campagnaro (36 anni, Argentina); 23) Leonardo Maloku (18 anni, Albania); 26) Davide Vitturini (19 anni); 35) Andrea Coda (31 anni); 37) Norbert Gyömber (24 anni, Slovacchia); 44) Michele Fornasier (23 anni); 81) Francesco Forte (18 anni). CENTROCAMPISTI: 5) Alessandro Bruno (33 anni); 6) Bryan Cristante (21 anni); 7) Valerio Verre (22 anni); 8) Ledian Memushaj (29 anni, Albania); 10) Ahmad Benali (24 anni, Libia); 16) Gastón Brugman (24 anni, Uruguay); 20) Alberto Aquilani (32 anni); 21) Simone Pepe (33 anni); 28) Alexandru Mitrita (21 anni, Romania); 98) Ferdinando Del Sole (18 anni). ATTACCANTI: 9) Rey Manaj (19 anni, Albania); 15) Jean-Christophe Bahebeck (23 anni, Francia); 17) Gianluca Caprari (23 anni); 27) Stefano Pettinari (24 anni); 30) Robert Muric (20 anni, Croazia); 80) Marco Acatullo (18 anni).
Probabile formazione. (4-5-1): Bizzarri; Zampano, Zuparic, Gyömber, Biraghi; Verre (Cristante), Brugman, Memushaj, Benali, Pepe; Caprari. Squalificati: nessuno. Indisponibili: Bahebeck, Campagnaro, Coda, Mitrita.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)