In attesa di conoscere le tappe del confronto tra Regione e Ministero della Difesa sulla realtà militare in Sardegna, Mauro Pili alimenta la sua critica (“Mai sgarbo fu più chiaro e voluto: un Sottosegretario, per giunta generale, mandato in terra sarda a perdere tempo, calmare le acque e ingannare i Sardi”) ironizzando sul suo profilo facebook con una foto ‘taroccata’, nella quale il ministro Pinotti si rivolge a Renzi: “In Sardegna ho inviato un carico di gazzosa, Pigliaru è rimasto contento”.
Intanto, da sinistra giungono alcune voci entusiaste: “Un altro passo importante e decisivo verso il raggiungimento dell’obiettivo della Giunta e del centrosinistra di avviare il processo di graduale dismissione della presenza militare nell’Isola attraverso un riequilibrio con le altre regioni italiane”, ha dichiarato il consigliere regionale del Pd, Pietro Cocco. E poi una stoccata diretta proprio al deputato di Unidos: “Una politica fatta non da enunciazioni ma di concretezza, capace di dare risposte alle aspettative dei Sardi in tempi rapidi. Lo stesso non può essere detto per i ‘mestieranti dell’annuncio fine a sé stesso’ che pur avendo avuto ruolo di governo della Regione negli anni appena trascorsi e non avendo ottenuto nessun risultato continuano imperterriti ad emettere giudizi infondati e fuori luogo.”
Soddisfazione espressa anche dal deputato di Sel, Michele Piras: “Un passo in avanti, rispetto al quale va dato atto al Presidente Pigliaru dell’impegno e della caparbietà. Trovo del tutto indiscutibile che si ponga l’accento sulla necessaria gradualità del processo, data la complessità del tema e le trasformazioni che la presenza ultracinquantennale di importanti siti militari ha prodotto nel tessuto economico e sociale locale.”
Ma è chiaro che Piras non si accontenta ed indica a Pigliaru l’obiettivo finale: “La chiusura e bonifica di Capo Frasca e Capo Teulada, la riconversione ad economia civile del Poligono di Quirra. Tale direzione non può essere oggetto di equivoco né di mediazioni al ribasso. Ci fidiamo del Presidente Pigliaru ed attendiamo ora che quanto prima venga convocata la Conferenza sarda sulle servitù militari.” (red)
(admaioramedia.it)