Dopo la denuncia del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu, che ha parlato di una trattativa segreta tra il Governo Renzi e la Regione per accorpare le facoltà di medicina di Cagliari e Sassari in un’unica sede nel nord Sardegna, sono arrivate le smentite delle Istituzioni.
“E’ infondato e crea pericolosi allarmismi”, ha commentato l’assessore regionale della Cultura, Claudia Firino, che ha parlato a nome della Giunta.“Non c’è alcuna trattativa segreta e certamente non si vuole declassare il Policlinico di Monserrato, che Regione e Governo ritengono importantissimo, tanto che è già stato previsto un finanziamento di 70 milioni di euro nel Patto per la Sardegna per il completamento degli interventi finalizzati all’accorpamento di tutti i servizi sanitari e amministrativi attualmente dislocati nel territorio di Cagliari. Diffondere notizie basate sul sentito dire è irresponsabile, soprattutto in un momento tanto delicato per la scuola e l’alta formazione nel quale occorre lavorare tutti per il prestigio e la credibilità delle nostre istituzioni educative”.
Anche da via Università viene negato qualsiasi fondamento: “Sappiamo che esiste un impegno della Giunta regionale e del Governo a far crescere la Facoltà di Medicina dell’Università di Cagliari e con essa l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari – ha detto Il rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo – Anche con l’ampliamento, già previsto, del Policlinico “Duilio Casula” di Monserrato con il blocco R. La Facoltà di Medicina dell’Università di Cagliari gode di ottima salute”.
“Da fonti romane risulta esserci una trattativa sottotraccia in fase avanzata – aveva detto Truzzu – Un ennesimo scippo a danno della città di Cagliari, soprattutto alla luce del recente trasferimento della sede della Asl unica a Sassari”. Ed al fianco del collega Truzzu, si è schierato Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia: “Accorpare le facoltà di Medicina è una follia degna soltanto del Governo Renzi e del suo cavallo di Troia, Pigliaru. Se la notizia venisse confermata, ci troveremmo di fronte a uno scippo (l’ennesimo) della peggior fatta, compiuto a danno della Sardegna e dei sardi. Non resteremo a guardare mentre portano avanti il progetto di demolizione dei servizi al cittadino, siano essi sanitari o di istruzione. Siamo stufi e non abbiamo alcuna intenzione di tollerare che un altro pezzo di Sardegna venga cancellato da burocrati infidi. A questo punto ci aspettiamo che il prossimo passo sia quello di accorpare gli Atenei di Cagliari e Sassari”. (red)
(admaioramedia.it)