Un club che ha avuto un inizio di stagione sottotono, rispetto alle buone premesse della scorsa stagione. La Fiorentina guidata dal portoghese Paulo Sousa ha assimilato la mentalità del suo tecnico, però sembra non essere riuscita a fare il passo verso un livello superiore. Ecco l’avversario di domani per il Cagliari di Rastelli.
Fame di successi. La Fiorentina è stata fondata nel 1926 dal marchese Luigi Ridolfi e rappresenta una delle società di maggior prestigio a livello nazionale. Il suo primo acuto assoluto riconduce alla stagione 1955-56: guidata dal mitico Fulvio Bernardini in panchina, la Viola conquistò il suo primo scudetto grazie ad un gruppo di grandi giocatori. A riprova del loro valore, il fatto che quei titolari vestirono tutti la maglia della Nazionale, compreso l’oriundo Montuori. E la presenza di un fuoriclasse come l’ala destra brasiliana Julinho. La Fiorentina perse la finale della Coppa dei Campioni successiva contro il Real Madrid ed inanellò ben quattro secondi posti di fila in campionato, ma divenne la prima squadra italiana a vincere una coppa europea: la Coppa delle Coppe nel 1961. Il bis tricolore arrivò nel 1968-69, stavolta con Pesaola allenatore: le stelle si chiamavano De Sisti, Amarildo e Chiarugi. Nei decenni successivi il club toscano produsse pochi successi ma lanciò tanti calciatori di talento, in cima ai quali Giancarlo Antognoni. Il numero 10 è senza dubbio il giocatore più amato nella storia della Fiorentina, un campione fedele e sfortunato. Dopo lo scudetto perso all’ultima giornata del 1981-82, un bel periodo nella seconda metà degli anni Novanta, grazie alle imprese del cannoniere argentino Gabriel Batistuta e del geniale Rui Costa che cancellarono la beffa della retrocessione nel 1993 arrivata dopo oltre mezzo secolo. La B arrivò nuovamente nel 2002, ma sul campo: perché il fallimento vede sparire il club e ricominciare dalla C2, con l’avvento della famiglia Della Valle alla guida del sodalizio. Nell’ultimo decennio la Fiorentina ha riconquistato la cima del calcio italiano e la ribalta europea, anche in Champions League, e viene da tre quarti ed un quinto posto proprio con Sousa in panchina. In questa stagione 2 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte (da recuperare il match con il Genoa), mentre in Europa League il cammino è stato più soddisfacente: giovedì vittoria (3-1) in Repubblica Ceca con lo Slovan Liberec.
Punti di forza. La Fiorentina dispone senza dubbio di uno dei roster migliori, in particolare dal punto di vista qualitativo. Gonzalo Rodríguez è un difensore pericolosissimo in area avversaria e contribuisce ad una retroguardia ermetica (appena 6 gol incassati), Borja Valero è un “cervello” dal tasso tecnico notevole. Le punte Babacar e Kalinic, impiegate a turno o insieme in base allo schema, forniscono fisico e mobilità.
Punti deboli. Sembra che rispetto alla scorsa stagione la squadra di Sousa abbia perso mordente ed efficacia, soprattutto in fatto di punti (ne ha di fatto la metà del 2015-16) e in attacco (6 reti fatte). I viola hanno vinto solo due gare in A e non hanno un finalizzatore di grido. Tatarusanu non è un portiere dalle garanzie inattaccabili.
La rosa. PORTIERI: 97) Bartlomiej Dragowski (19 anni, Polonia); 12) Ciprian Tatarusanu (30 anni, Romania); 1) Luca Lezzerini (21 anni). DIFENSORI: 13) Davide Astori (29 anni); 4) Sebastien De Maio (29 anni, Francia); 40) Nenad Tomovic (29 anni, Serbia); 2) Gonzalo Rodríguez (32 anni, Argentina); 18) Carlos Salcedo (23 anni, Messico); 31) Hrvoje Milic (27 anni, Croazia), 15) Maximiliano Olivera (24 anni, Uruguay), 17) Kevin Diks (20 anni, Olanda). CENTROCAMPISTI: 10) Federico Bernardeschi (22 anni); 16) Cristian Tello (25 anni, Spagna); 6) Carlos Sánchez (30 anni, Colombia); 5) Milan Badelj (27 anni, Croazia); 19) Sebastián Cristóforo (23 anni, Uruguay); 8) Matías Vecino (25 anni, Uruguay); 20) Borja Valero Iglesias (31 anni, Spagna); 72) Josip Ilicic (28 anni, Slovenia), 24) Ianis Hagi (18 anni, Romania). ATTACCANTI: 30) Khouma Babacar (23 anni, Senegal); 9) Nikola Kalinic (28 anni, Croazia); 7) Mauro Zárate (29 anni, Argentina); 25) Federico Chiesa (18 anni); 11) Hernán Toledo (20 anni, Argentina).
Probabile formazione. (3-4-2-1): Tatarusanu; Tomovic, Rodríguez, Astori; Bernardeschi, Sánchez, Vecino (Badelj), Milic; Ilicic, Borja Valero; Kalinic. Squalificati: nessuno. Indisponibili: Toledo.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)